In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.LXV.
LXV.
CHI NON
ʃerua
serva
il modo
nell’eʃʃaminare,
nell’essaminare,
ad altri dando,
ouero
overo
riceuendo,
ricevendo,
come che non credino
douer
dover
uenire
venire
anzi la publica
riʃurrettione,
risurrettione,
ʃaranno
saranno
grauemente
gravemente
puni-ti.
puniti.
Gli
aʃcoltatori
ascoltatori
di tanto male,
e del di futuro,
&
i contradicenti de
noʃtri
nostri
precetti,
confermano quelle
coʃe
cose
de
paʃʃati
passati
eʃʃer
esser
miracoli.
Veramente che Dio
impreʃʃe
impresse
lor il cuore col fuo
ʃigillo,
sigillo,
de-uendoʃi
devendosi
il di del giudicio partir da loro che anderanno nel fuoco,
quando gli Angeli diranno.
Ecco quel che da
uoi
voi
tanto e
ʃtato
stato
contradet-to.
contradetto.
[1]
Il libro di
coʃtoro
costoro
ʃcritto
scritto
de lor mali,
ʃi
si
ʃerba
serba
nell’infimo della
terra,
Et il libro de buoni,
e in
altiβimo
altissimo
luogo,
e
ʃara
sara
letto da loro
pro-pinqui
propinqui
à
Dio,
i quali
poʃeranno
poseranno
nel
Paradiʃo
Paradiso
eʃʃendo
essendo
belliʃʃimi,
bellissimi,
e
ri-ʃplendenti.
risplendenti.
Credendo
coʃe
cose
tali,
douerebbero
doverebbero
affatticarʃi
affatticarsi
per
hauerle.
haverle.
I credenti quel di,
piu
uolte
volte
ʃon
son
beffati da gli incredoli,
i quali co
frutti
paʃʃando
passando
alle
ʃue
sue
donne
ʃon
son
conʃueti
consueti
chiamarli erratici.
Al-lhora
Allhora
i buoni
ʃtando
stando
ne
ʃuoi
suoi
letti,
uederanno,
vederanno,
ʃe
se
riceueranno
riceveranno
meri-to
merito
de fatti loro.