In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.XI.
XI.
[1]
I PECCATORI che
falʃamente
falsamente
giudicano
eʃʃer
esser
uincitori
vincitori
de buoni,
ʃi
si
han
penʃato,
pensato,
che io
ʃopporti
sopporti
che
eβi
essi
di-chino
dichino
ʃecondo
secondo
i loro
anteceʃʃori,
antecessori,
cioè
che credono
eʃʃen-do
essendo
eʃʃi
essi
incredoli,
e
ʃanza
sanza
fede,
non
ʃapendo
sapendo
che io
cono-ʃco
conosco
chi
è
buono,
e chi
è
reo,
i predatori,
e combattenti,
non operano
ʃe
se
non per lor
medeʃimi,
medesimi,
perche Dio per la cura de gli huomini,
e per gli
atti
è
poco
ʃollecitato.
sollecitato.
A un penitente,
e ben faccente darò
merito uguale
.
[2]
Ogni huomo da bene faccia bene al Padre,
e alla Madre,
perche
uoi
voi
ʃete
sete
per tornar tutti da me,
e io
ui
vi
reuelero
revelero
tutti i
uoʃtri
vostri
atti.
Noi accompagnaremo a
buoni,
i benefacienti,
Peʃa
Pesa
cõ
con
la
medeʃima
medesima
bilancia le parole di coloro,
che dicono di credere in Dio,
dopo
fauellan
favellan
di lui malamente
.
[3]
{4}
Noi
ʃaluammo
salvammo
Noe nell’arca,
e
conʃummamo
consummamo
tutti gli altri,
il che
è
à
ʃapienti
sapienti
coʃa
cosa
marauiglioʃa.
maravigliosa.
[4]
Abramo
perʃuaʃe
persuase
alle
ʃue
sue
genti dicendo.
Inuoca
Invoca
Dio temendolo,
perche
è
ottimo di tutti,
e
nõ
non
adorare in
ʃuo
suo
luo-go
luogo
gli Idoli,
i quali non
ui
vi
poʃʃono
possono
dar il
uiuere
vivere
da Dio infuori.
Non ti
marauigliar
maravigliar
ʃe
se
ti contradiranno
hauendo
havendo
fatto a
gli altri il
medeʃimo.
medesimo.
[5]
L’officio del Nuntio
è
aprire,
e nuntiare.
Non
ueggon
veggon
gli huomini che
Dio gli creo,
e che gli puo far
ʃuʃcitare
suscitare
?
A
uoi
voi
è
impoʃʃibile
impossibile
mandar
nulla in Cielo,
o in terra,
ʃolo
solo
Dio
uoʃtro
vostro
è
conditor del tutto,
i
contra-dittori
contradittori
il di ultimo patiranno
grauiβimi
gravissimi
mali,
[6]
Gli adoratori de
ʃimola-cri
simolacri
gli malediranno.
[7]
Loth per
ʃeguir
seguir
la
uia
via
de buoni fu riputato
buo-no.
buono.
Demmo ancho ad Abramo,
ad
Iʃac,
Isac,
&
a Iacob il libro della legge,
&
della
ʃua
sua
prole
ʃuʃcitammo
suscitammo
il Propheta.
Egli ricco in
queʃto
questo
ʃecolo,
secolo,
ʃara
sara
nell’altro connumerato tra buoni.
[8]
Noi liberammo Loth dalle terre
de
maluagi,
malvagi,
della qual
coʃa
cosa
fino hoggi
ʃe
se
ne
ueggono
veggono
i
ʃegni,
segni,
onde non
è
mai
ʃtato
stato
niʃʃun
nissun
maluagio,
malvagio,
che da noi non habbi
riceuuto
ricevuto
la debita
pe-na,
pena,
perche alcuni di loro
ʃono
sono
ʃtati
stati
affogati,
alcuni
occiʃi,
occisi,
e alcuni
mal-menati
malmenati
dal
uento.
vento.
Chi adora altri in luogo di Dio,
e
ʃimigliante
simigliante
al
ra-
gno,
ragno,
ilqual
ʃi
si
fabrica una
caʃa
casa
fragile.
[9]
Solo i
ʃapienti
sapienti
conoʃcono
conoscono
gli
eʃ-ʃempi
essempi
che noi diciamo.
[10]
Leggi
continouamente
continovamente
il libro mandatoti,
e
ado-ra,
adora,
perche l’oratione
rimoue
rimove
la fornicatione,
e molte altre
maluagità.
malvagità.
Inuocar
Invocar
Dio,
ʃi
si
riceue
riceve
merito,
e grande,
diʃputando
disputando
uʃa
usa
parole
modeʃte,
modeste,
e
confeʃʃa
confessa
te credere in Dio,
e
obediʃcili.
obediscili.
A chi demmo il libro crede,
gli
altri non credono,
non
ʃcriuer
scriver
mai loro,
ne leggere negando,
quan-tunque
quantunque
conoʃchino
conoschino
che non
ʃia
sia
ʃe
se
non
diuino.
divino.
Non
baʃta
basta
loro che io te
habbia mandato un libro che tu
poʃʃa
possa
legger loro,
ilquale
dimoʃtra
dimostra
la
diuina
divina
pietà,
e la
ʃapientia
sapientia
?
Dirai fermamente,
Dio
conoʃcitor
conoscitor
del tutto,
ʃia
sia
teʃtimone
testimone
tra
uoi,
voi,
et me,
Gli obedienti alle bugie,
e non credenti in
Dio,
il di
uenturo
venturo
ʃaran
saran
perʃi
persi
circondandoli il fuoco,
e dicendo io,
guʃtate
gustate
hora i
fatti
uoʃtri,
vostri,
Voi buoni
inuocate
invocate
me,
accommodateui
accommodatevi
a me,
ilquale
ui
vi
daro il
Paradiʃo
Paradiso
d’acque
dolciβime.
dolcissime.
Ogni anima
guʃtera
gustera
la morte,
e chi
uede
vede
il tutto
ci
uiʃitera.
visitera.
Addomandati chi fe il Cielo,
e la terra,
riʃponderanno,
risponderanno,
Dio.
Perche dunque non credono?
Egli
onnipotente da
ʃecondo
secondo
il male
ʃuo,
suo,
il
uitto,
vitto,
e ogni altro bene.
[11]
Queʃta
Questa
uita
vita
non
è
altro
che un
giuoco,
givoco,
la
uita
vita
dell’altro
ʃecolo
secolo
è
migliore,
e piu
uera.
vera.
Chi
mon-ta
monta
in
Naue
Nave
con
diuoto
divoto
cuore,
chiama Dio,
i mendaci,
e che
ʃi
si
partono da
noʃtri
nostri
commandamenti,
ʃaranno
saranno
meβi
messi
nel fuoco eterno,
ʃi
si
come i
buoni
nel
Paradiʃo,
Paradiso,
a quali Dio
è
fauoreuole,
favorevole,
e propitio.