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Arrivabene, 1547

In nome di Dio misericordioso, e Pio. CAPITOLO III.

NOI DANDO l’anima nostra à CHRISTO figliuolo di MARIA, gli concedemmo oltra tutti gli altri, che per me furono essaltati, uno piu dell’altro fino à parlar con Dio, potere è virtu, [1] Ma se Dio volesse non averrebbe alcuna guerra, essendo per tutto hora di queste cose tanta dissensione. Huomini buoni obedite a miei commandamenti, e operate il bene, che io vi do, innanzi che venga il di nel quale non giova, ne comperare, ne prestare, ne beneficio alcuno, che lo amico vi faccia, e coloro che non lo credono, saranno tormentati aspramente. Io solo Dio vivo e vero creatore, oltra ilqual non si truova altri, vi annuntio che vi ravediate, e che non vi lasciate prendere dal sonno. Cioche è nella terra, e nel cielo, è di Dio, sanza la sua volonta, chi è che possa pregare per altri ? Egli sa cioche è presente, & passato, la cui sapientia potete comprendere alla consideration del Cielo. [2] Non far forza altrui per conto della legge, conciosia che la via del ben, e del mal fare sia aperta. Chi non crede a gl’Idoli, ma al Creatore, e a mandati di Dio sapientissimo, e pio, e condotto dalle tenebre alla luce, Ma l’incredolo al contrario, e menato nelle tenebre, e si condanna al fuoco eterno. [3] Non havete voi saputo la disputa di Abramo, fatto Re da Dio con un’altro che contendeva di Dio? Abramo dicendo, che Dio mortificava, e vivificava, un’altro diceva, che esso poteva far il medesimo, e dicendo Abramo, che il Sole per opera di Dio dall’Oriente rotava all’Occidente, egli tut to stupefatto si tacque. Sapeste ancho qualmente passando uno per una certa villa diserta, & domandando se Dio la rifarebbe mai, stette morto per ispacio di cento anni Dio comandandolo, e risciusitato, e domandandolo Dio, s’egli sapeva quanto tempo egli era stato morto, rispose un di, anzi una certa portion del di, al quale Dio disse. Anzi cento anni, e guardando il tuo cibo sanza alcun difetto, e sanza mancamento, e similmente l’Asino e conoscendo in che maniera l’ossa piglino le congiunture tra loro, e la coperta di carne, predica questi miracoli, e queste vertuti alle genti. Egli confessò, che egli sapeva, che Dio poteva ogni cosa. Dio disse ad Abramo, che un’altra volta pregò esso Dio, che gli insegnasse in che modo risciusciterebbe i morti. Non credi tu anchora ? Rispose. Si: Ma io chieggo, che tu faccia, che il mio cor sia fermo e costante. Disse Dio. Dividi quattro uccelli à membro à membro, e dispensa i quarti in diversi luoghi ք i monti, e chiamati verranno subito, e conoscerai allhora che Dio è incomprensibile, e sapiente. [4] Chi da il suo per Dio è simigliante al grano che fa sette spighe, delle quali ciascuna di loro contiene in se cento grani. Dio essendo potente, e sapiente, e benigno raddoppia à chi egli vuole. Tutti coloro, che spendono la moneta loro nel viaggio di Dio sanza alcuna pompa, sanza dubio staranno con Dio. Altrimenti conoscendo egli i secreti de cuori, e tutte le cose riceveranno gravissimo male, e tormento. Huomini buoni non perdete adunque le vostre limosine per la boria. [5] Coloro che danno il suo քche gli huomini lo sappino, e che non chiamano Dio aiutore nel di del giudicio son simiglianti alla terra piena di pietre coperte di sopra di polvere, lequali restano scoperte quando sopragiugne la pioggia. Ma chi getta via il suo per Dio, e persevera nel bene è simile al grano, che è seminato in luogo sterile, perche sopravenendo la pioggia grande produce il quarto piu, se ha minore la meta. Dio rimunera i fatti tanto de cattivi quanto de buoni: & considerate che direbbeno i figliuoli d’uno che havesse uno bell’horto pieno di frutti, & che il fuoco lo consumasse in tutto, che diranno i malvagi consumati nel fuoco il di ultimo. [6] Ricordatevi di questa legge divina essendo providi delle menti vostre, e fate limosina del miglior guadagno della pecunia, che voi facciate, e di quel che la terra produce: ma di quel che è ingiustamente acquistato non si faccia perche Dio non si cura di simiglianti doni. Satanasso vi persuade, che temendo la povertà, che voi non diate nulla, o dando sia cosa ingiusta la data, e facciate l’ingiusto. Dio da perdono larghezza e sapientia, e ilquale alle volte da il dono della discretione à chi egli vuole, il che non si dona à huomo di poco cervello, ma chi sia sensato, [7] Si giudica, che far la limosina in publico sia buona cosa, ma chi la fa privatamente è assai meglio, E questo scanzella i peccati. Perche Dio conoscitor de secreti, iudice di tutti riconosce ogni beneficio ben fatto, ò presuposto di far bene. I malvagi mancheranno di aiuto. E cosa mia sola, e non tua mostrar la via retta à ch’io vorrò che la vegga. Del bene à voi commesso giovando alle anime vostre fate limosina tutti. Perche Dio renderà à ciascuno il suo, e non farà male ad alcuno. Fate specialmente bene à quei poveri, i quali dimorando in un luogo, e per vergogna non chiedendo niente, sono in qualunque modo connumerati tra nobili. քche questo piace sommamente à Dio. E Generalmente coloro, che ք Dio distribuiscono il suo publicamente e privatamente di di, e di notte, conseguiranno la misericordia divina, ne temeranno in questo, ne in quell’altro secolo. [8] Coloro che vivano d’usura non risurgeranno se non come Dimoni, essi nell’usura abbracciando quel, che Dio ha statuito, che non sia lecito, e che sia nefando, dicendo essi, che l’usura è come la mercatantia.. [9] Colui che lascia il peccato, e si pente pensi, che il fatto passato è scancellato, e che sia ridutto à nulla, ma ricadendovi, e ritornandovi sentirà senza alcun termine il fuoco eterno. Perche Dio cio abborrendo opprime questo tale, si come ogn’altro incredolo, e peccatore e di sommo bene, e d’amore fa ricchi gli limosinari, e tutti i benefattori, come sono i credenti, e quei che fanno oratione, e che danno il suo debito à Dio. O buoni huomini adunque temete Dio, e lasciate l’usura, altrimenti voi proverete l’ira di Dio, e del Propheta. Ritornando dalla usura prenda solo il capitale, e non potendo pagar i suoi debitori aspetti la possibilità, e facciagli limosine, քche questo gli sarà cosa piu commoda, e migliore. Temete il di del vostro ritorno à Dio, nel quale secondo il modo, e la misura delle sue opere ciascuno riceverà il merito da Dio, che non fa male ad alcuno. [10] Sia presente alle comprede fatte a termine un notaio fedele, e che tema Dio, ilqual non aggiunga cosa alcuna ne minovisca, e non ne mescoli falsità alcuna, E se non potra cosi bene esprimere, e sarà infacondo un’altro veridico dica per lui, e vi siano duoi huomini testimoni, o vero un’huomo, e due donne idonee, accio che quella, che ha memoria lo possa indurre à memoria à quella, che non l’havesse. Diligentemente si ha da vertire, che in tutti i mercati fatti à termini (altrimente non è sempre necessario) vi sia tal notaio, e tai testimoni, che non possa nascer lite, ò controversia di cotal cosa, o in lungo termine, ò brieve. [11] Ma se sarà impossibile ritrovar il Notaio, come se fusse in viaggio, si riceva il pegno. Se qualch’uno commetterà all’altrui fede una mercantia il debitore ha sommamente ad avertire se teme Dio, che per questo conto non faccia alcuno inganno, ò dia alcuna molestia al creditore. Non si nieghi per modo alcuno il testimonio, conciosia che sia gran peccato. E Dio del qual son tutte le cose celesti, e terrestri vide ogni cosa occulta, e pesa ogni cosa ugualmente, tanto quello, ch’è ritenuto nel cuore quanto quello, che favellando si dice, conferendo a questi beni e perdono è à questi altri male secondo il voler suo, potente sopra ogni cosa. Nessuno offenda il testimone & il Notaio ne gli dia molestia, altrimenti offender à il sommo Dio. Il Propheta diede fede al libro à lui mandato dal cielo, E cosi tutti i buoni huomini crederono in Dio, e consentirono à suoi Angeli, à suoi libri, e à suoi Propheti. Nessun presuma disputar tra Propheti, de quali si favella qui. [12] O Dio, noi che à te debbiam ritornare, habbiamo obbedito à tuoi commandamenti aspettando, e pregando perdono, e che tu non prenda vendetta della dimenticanza, e dell’error nostro, e non mandar l’ira tua sopra noi per cagion de nostri antecessori, ne ci caricar le spalle di cosa che ci sia intollerabile, essendo tuo propio non adomandar cosa alcuna se non quanto son le forze nostre, e fara tutti secondo l’opere fatte . Tu Dio saraici misericordioso, e propitio, e dator di perdono, ilquale sei il Signor nostro, e difendici da mali huomini, e aiutaci contra i seditiosi.

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[1] Se CHRISTO; e lanima di Dio preferito a tutti gli altri Propheti perche lo niega figliuolo di Dio? {1}

[2] Di non sforzar alcuno alla religione : scordato di haver commandato altrove il contrario. {2}

[3] Favole Iudaiche di Abramo. {3}

[4] Fa gran guadagno con Dio, chi ha misericordia al poveretto. {4}

[5] Similitudine {5}

[6] Dio giusto odia la rapina, anchora che sia sacrificata Esaia alli lxi. {6}

[7] La limosina occulta e a vergognosi purga i peccati. {7}

[8] Contra le usure ; come nel Deu. a i xviii. Salm. a i xiiii. {8}

[9] Per la penitenza si e perdonato il peccato: come spesso dice non sapendo la cagione: come che sia la morte di CHRISTO. {9}

[10] Delle scritture de contratti,, Not. e Testimoni. {10}

[11] Pegno. Deposito. Testimonio. {11}

[12] Anzi si dee probare i spiriti de Propheti, come nel Deut. a i xviii. e Matt. a i xxiiii. Giou. a i iiii. {12}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

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