In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.LXXIII.
LXXIII.
IDDIO cŏmando che il Sole
appariʃʃe
apparisse
la mattina,
e che
la Luna
ʃoccedeʃʃe
soccedesse
la notte,
e che poi di
nuouo
nuovo
il di
rina-ʃceʃʃe,
rinascesse,
egli fe il Cielo,
e nel profondo collocò
la terra,
commandandole che
produceʃʃe
producesse
tutte le
coʃe
cose
all’huomo
ne-ceʃʃarie,
necessarie,
moʃtrando
mostrando
all’anima
il male.
Chi fa bene,
ʃempre
sempre
ua
va
in-nanzi,
innanzi,
e chi fa male ritorna adietro.
Il tremoto
ʃo-prauenendo
sopravenendo
rouinò
rovinò
tutti coloro di Themuth,
che
contradiʃʃero
contradissero
al Propheta,
perche Dio fattor
di cotai
coʃe,
cose,
non hebbe tema di loro.
[1]