In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.LXX.
LXX.
TV
TU
CONOSCI gli huomini con gli occhi coperti,
e
con le faccie chine,
che
uanno
vanno
à
far le faccende
lo-ro
loro
con
ʃoperʃtitione,
soperstitione,
[1]
i quali entreranno nel fuoco
eter-no,
eterno,
doue
dove
ʃerranno
berranno
fonti d’acque
caldiβime,
caldissime,
e
mangie-ranno
mangieranno
per una cannella,
ne potranno
cauarʃe
cavarse
la fame.
De gli altri,
quel
di
ʃaranno
saranno
le faccie
belliβime,
bellissime,
i quali per l’opere loro
entreranno nel
Paradiʃo,
Paradiso,
doue
dove
non udendo parole
inhoneʃte,
inhoneste,
haranno fonti
chiariβi-mi,
chiarissimi,
letti indorati,
con
belliβimi
bellissimi
uaʃi.
vasi.
Non
ueggono
veggono
come Dio
conuoco
convoco
le nubi,
inalzo i
Cieli,
diʃpoʃe
dispose
i monti,
e
ʃteʃe
stese
la terra?
Caʃtigagli,
Castigagli,
e
inʃieme
insieme
inʃegna
insegna
loro,
Perche tu
ʃei
sei
dattore,
e non forzatore,
[2]
e
qualun-que
qualunque
ʃi
si
partira da Dio
patira
grauiβimo
gravissimo
male.