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Arrivabene, 1547

In nome di Dio misericordioso, e Pio. CAPITOLO XLV.

GLI INCREDOLI venendo à te diranno essi haver testimone, perche tu sei Nuntio di Dio. Ma Dio conoscendo chi sia suo Nuntio, mostrera loro esser mendaci, i quali fatto il sacramento per la lor salute, faccendo male lasciano la via di Dio divenendo malvagi. Noi habbiamo sigillato i lor cuori. Guardati da loro come da nimici di Dio. I chiamati dal Propheta accioche per parte di Dio habbin perdono, crolando i capi si partano. del medesimo è adunque donare, e non donar perdono, Dio non perdonera mai loro. [1] I persuasori che non s’aiutino i fautori del Propheta, son da esser oppressi, e rovinati, Di Dio è ogni vittoria, benche gli incredoli non lo sappino. Huomini buoni, non vi ritenga nissuna vostra faccenda dall’invocare Dio, perche chi fa altrimenti si perdera. [2] Anzi la morte, fate bene di quel che voi havete, accioche la necessita allhora stringendovi non diciate. O Dio, allungami la vita, perche faro limosine, e saro buono, [3] ma Dio conoscendo tutti gli atti, non allunga il termine ad alcuno.

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

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