In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.XXXVIII.
XXXVIII.
[1]
VEnendo la hora del
uero,
vero,
quando la bugia non hara
luo-lgo
luogo,,
ʃarà
sarà
eʃʃaltation
essaltation
d’alcuni,
e
rouina
rovina
d’alcuni altri.
Al-l’hora
All’hora
la terra,
e i
monti fatti
poluere
polvere
s’aʃʃomigliaranno
s’assomigliaranno
a gli atomi,
e di tutti
ʃi
si
farà
una
ʃquadra
squadra
tripartita,
cioè
deʃtra,
destra,
ʃiniʃtra,
sinistra,
&
una innanzi,
la quale
ʃara
sara
piu
preʃʃo
presso
al
Paradiʃo.
Paradiso.
E poi
ʃtaranno
staranno
a
ʃedere,
sedere,
[2]
&
alcuni
belliβimi
bellissimi
giouanetti,
giovanetti,
amminiʃtre-ranno
amministreranno
loro
con alcuni
uaʃi
vasi
pieni di liquore,
il quale non farà
dolere il
capo,
ne imbriachera,
ui
vi
ʃaranno
saranno
anchora
uergini
vergini
con gli occhi
belliβimi.
bellissimi.
Queʃti
Questi
tali adunque che haranno
queʃte
queste
coʃe,
cose,
ʃalutino
salutino
Dio
continouamente.
continovamente.
[3]
Ma gli huomini dalla
ʃiniʃtra
sinistra
haranno il fuoco eterno,
&
om-bra,
ombra,
e fumo,
Perche
diʃʃero,
dissero,
come
ʃarem
sarem
morti non
ʃuʃciteremo
susciteremo
piu,
E ancho da
ʃapere
sapere
che gli ultimi,
e i
primi
s’aduneranno,
e gli
incre-doli
incredoli
ʃtaranno
staranno
nel fuoco,
Perche non credete
à
me,
che
ui
vi
ho creati?
Fe-ci
Feci
io lo
ʃperma,
sperma,
e il parto,
o pur
uoi
voi
medeʃimi
medesimi
?
uoi
voi
non
ui
vi
potete
ripara-re
riparare
dalla morte
mandataui
mandatavi
dalle
noʃtre
nostre
mani.
Noi mutiamo le forme
uoʃtre,
vostre,
e facciamo molte altre
coʃe,
cose,
che non
ʃi
si
dicono,
Conoʃcete
Conoscete
adunque
la prima
uoʃtra
vostra
fattura.
Non
ʃapete
sapete
uoi,
voi,
ʃe
se
noi o
uoi
voi
ʃeminammo
seminammo
lo
hor-to
horto
?
Se
ʃteʃʃe
stesse
alla
uolonta
volonta
uoʃtra
vostra
ʃi
si
ʃeccherebbe
seccherebbe
in tutto,
onde
toʃto
tosto
ʃi
si
crederebbe
che
mandaʃʃe
mandasse
la pioggia da Cielo,
perche adunque non ci
rin-
gratiate
ringratiate
?
Chi fece il legno materia del
uoʃtro
vostro
fuoco?
Noi lo facemmo
à
commodo
uoʃtro.
vostro.
Tu adunque humilmente
inuoca
invoca
Dio.
[4]
Giuro per
l’occaʃo
l’occaso
delle
ʃtelle,
stelle,
il che
è
gran
ʃacramento
sacramento
à
ʃaui,
savi,
che
queʃto
questo
Alcorano
è
compoʃto
composto
dal ottimo Re de Cieli,
{5}
in luogo
ʃolo
solo
toccabile
à
mondi,
e buoni,
Perche adunque gli contradite?
Ciaʃcuno
Ciascuno
de buoni
hara nel
Paradiʃo
Paradiso
perpetua
ʃtanza,
stanza,
e gl’incredoli
rimarranno
nel fuoco eterno.
Queʃte
Queste
ʃon
son
coʃe
cose
uere
vere
del
ʃecolo
secolo
futuro,
onde tu
inuoca
invoca
Dio
immenʃo.
immenso.