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Arrivabene, 1547

In nome di Dio misericordioso, e Pio. CAPITOLO XXIIII.

[1] IDDIO INCOMPREHENSIBILE sapiente, e massimo, del quale è il creato à Te, si come a predecessori, da il libro Arabico, accioche tu predichi, e dia le madri [2] per le ville, {3} mostrando il di futuro, e il bene, e il male che debbe avenire. [3] Il Cielo cadrebbe addosso à gli huomini, se gli Angeli non pregassero Dio per loro. Molti in luogo di Dio adoravano altri, i quali vedendo Dio non te ne curare, ogni gente sarebbe una se Dio volesse, il quale secondo il suo volere fa à questo bene, a quell’altro fa male, non havendo essi chi dia loro aiuto alcuno. Egli è potente sopra tutti, e suscitera i morti. Io a lui convertendomi, mi raccommando perche egli creo il Cielo, e la terra, e le bestie, e le donne per noi, egli ha le chiavi della terra, e del Cielo, e a questo da molta sostanza, e à quello poca. Hora noi insegniamo i precetti, e i costumi delle leggi, si come manifestammo à Noe, ad Abramo, a Mose, & a CHRISTO, Accostative adunque à loro. Questo è grave, e tedioso à coloro che non credono, Dio manifesta la via retta a chi si converte à lui, e le genti per i libri dati loro son divenuti discordanti. Noi adunque saremo giudici tra loro, [4] se non nella parola divina, asspettando il termine statuto invoca Dio, e dirizzati secondo l’ordine suo. Forse verra tosto la hora, alla quale i contradittori s’appressano, I credenti s’impauriscono, perche essi sanno che ella vien veramente, Dio a chi egli vuole da l’abbondanza delle cose. Chi vorra il ben dell’altro secolo, lo ricevera per le nostre mani. Chi lo desidera in questo secolo lo harà, ma in quell’altro non hara niente. Essi non temendo Dio haranno tutti i mali, e i benefattori haranno il Paradiso, e tutto quel che vorranno, e questo è gran guadagno. Questa promessa à credenti, è di grand’allegrezza. Io per questo non vi addomando altro, se non che voi amiate i vostri propinqui, Dio a chi fara bene, accrescera ogni bene. Egli ci perdona i peccati, & essaudisce chi fa bene. Egli à gli disperati dona la pioggia, & imperando à tutti fabricò la terra, e il Cielo con tutto il creato. Egli fa solcar le Navi per mare, e i venti si fermano quando egli vuole, il che à sapienti è maraviglioso, Dio confondera tutti gli incredoli, Ciascun che fa male, merita male, Chi fa la vendetta dopo fatta l’ingiuria non fa mal’alcuno, [5] e chi fa mal senza causa patira tormento, Il patiente fa bene, Cosi chi è posto in errore, non hara dopo Dio chi l’aiuti, Chi Dio vuol che erri entra per una via fallace, Anzi che il di venga, non ci sara ne difensor, ne aiutatore à gli incredoli. Noi non ti habbiam mandato perche tu forzi alcuno à credere, tu non hai à far altro che annuntiar la legge. [6] Lo huomo buono ricevendo il beneficio, se ne allegra, e il cattivo se ne duole, Egli Dio è Signor del Cielo, e della terra, Essendo egli onnipotente, e sapiente, [7] mai ha favellato huom seco, se non per visione, o per interposto velame, o per internuntio, a te che non sapevi il libro, e la legge. mandando il nostro spirito, demmo la luce, con la quale tu secondo il parer tuo castighi gli huomini, loro insegnando la retta via.

notes originales réduire la fenêtre

[1] Pieno delle sue solite ciancie, e mendaci. {1}

[2] Le madri sono le sue orationi. {2}

[3] Gli angeli pregano per gli huomini. {4}

[4] Macometto arbitro delle dissensioni delle religioni,, ma chi ti delego giudice. {5}

[5] Contro quel di Mose a me la vendetta, et io &c. {6}

[6] Donde viene dunque questa legge sanguinaria. {7}

[7] Modo de colloqui divini. {8}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

[A]

[C]

Le traducteur, sans doute fourvoyé par l’usage d’appeler la sourate d’ouverture « la mère du Coran » (usage qu’il signale lui-même au début de sa traduction), fait ici un contresens sur le texte latin, dont le sens est par ailleurs proche de celui du texte arabe.

[B]

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