In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.XXII.
XXII.
[1]
E PER L’ALCORANO
compoʃto
composto
da Dio
ʃublime
sublime
e
ʃapiẽte
sapiente,,
io dico che egli mi ha
diuinamente
divinamente
mãdato
mandato
que-ʃto
questo
libro,
ilquale rimette i
peccati,
riceue
riceve
i
penitẽti
penitenti,,
rimunera chi fa bene,
e oltra il quale non
è
altro Dio,
Gli incredoli
ʃol
sol
diʃputano
disputano
de commandamenti
diuini,
divini,
del fatto de quali non ti
curare.
Ciaʃcuna
Ciascuna
gente
s’oppoʃe
s’oppose
a
Nuntij,
Nuntii,
e io ne feci
uendetta.
vendetta.
Ma
quei che
ʃolleuano
sollevano
il Trono di Dio,
l’inuocano,
l’invocano,
e pregano che gli perdoni loro dicendo.
Tu Dio da perdono a
chi lo chiede,
e il
Paradiʃo
Paradiso
a tuoi
ʃeguaci,
seguaci,
ilquale hai loro
promeʃʃo.
promesso.
A tali il di del giudicio darai
miʃe-ricordia.
misericordia.
Inuocatelo
Invocatelo
adunque humilmente,
laʃciando
lasciando
quei che
uoi
voi
ado-rate
adorate
in
ʃuo
suo
luogo,
Vegghino i
potenti,
e che non credono come Dio fe
uendetta
vendetta
di coloro che non gli credettero,
e
diʃʃe
disse
Pharaone Carone,
&
Aran,
Pharaon
diʃʃe,
disse,
Laʃciate
Lasciate
ch’io occida
Moʃe,
Mose,
e chiami poi il
ʃuo
suo
Dio,
il quale temo che non guasti la mia terra,
al qual
Moʃe
Mose
riʃpoʃe.
rispose.
Io
mi raccomando
à
Dio
uero,
vero,
e fedele,
&
all’hora
leuato
levato
un huomo buono
coʃi
cosi
diʃʃe
disse
a Pharaone,
perche
uolete
volete
uoi
voi
uccidere
coʃtui,
costui,
dimoʃtrando
dimostrando
egli
hauere
havere
la legge di Dio,
e quello
eʃʃer
esser
ʃuo
suo
Signore?
perche
ʃe
se
è
buo
no,
ʃarebbe
sarebbe
impietà,
ʃe
se
ancho
cattiuo,
cattivo,
hara da Dio
caʃtigo,
castigo,
e li
ʃuoi
suoi
mendaci
uerranno
verranno
ʃopra
sopra
lui,
e
diʃperʃi
dispersi
dopo le
ʃue
sue
genti,
[2]
il
ʃimigliante
simigliante
auenne
avenne
per Noe.
Però
emendateui,
emendatevi,
perche il di del giudicio,
non harrete chi
ui
vi
poʃʃa
possa
difendere,
Chi
è
meʃʃo
messo
da Dio in errore,
non
è
coʃi
cosi
toʃto
tosto
cauato,
cavato,
perche Dio
induriʃce
indurisce
i cuori
à
proʃuntuoʃi,
prosuntuosi,
&
incredoli,
[3]
Pharaone una
uolta
volta
parlò
ad Hem
coʃi.
cosi.
Fammi una fabrica,
per la quale
poʃʃa
possa
aʃcendere
ascendere
al Cielo,
accioche
à
queʃto
questo
mondo,
io
poʃʃa
possa
ueder
veder
lo Dio di
Moʃe.
Mose.
Coʃi
Cosi
facemmo errar Pharaone,
Ma quello huomo da bene,
e credente
diʃʃe.
disse.
Se
uoi
voi
mi
ʃeguiterete,
seguiterete,
io
ui
vi
inʃegnero
insegnero
una retta
uia.
via.
La
uita
vita
di
queʃto
questo
mondo non
è
niente,
e nell’altro
ʃecolo
secolo
ʃi
si
ʃta
sta
perpetuamente.
Chi farà
bene,
o donna,
o huomo
riceuerà
riceverà
merito.
O huomini,
ʃe
se
ui
vi
chiamo alla
ʃa-lute,
salute,
perche m’incontrate col fuoco?
Perche
ui
vi
perʃuadete
persuadete
ch’io non creda in Dio?
Imitatemi piu
toʃto,
tosto,
s’io
ui
vi
chiamo alla
uoʃtra
vostra
ʃalute.
salute.
Io
ui
vi
accommando a
Dio ilqual
uede
vede
il tutto.
Tu
eʃpettando
espettando
il
ueraciβimo
veracissimo
termine non
reʃtare
restare
glorificando Dio
ʃera,
sera,
e mattina di pregarlo per le
tue colpe.
Accommandati a
Dio
del quale,
e il
Clelo,
Cielo,
e la terra,
come
che pochi lo credino.
Il cieco,
e il
ueggente
veggente
non
ʃono
sono
uguali.
Pochi credono che quella hora
ʃia
sia
per
uenire,
venire,
Dio che giudichera il di del
giudi-cio,
giudicio,
è
Signor
uoʃtro.
vostro.
{4}
Perche adunque non credete in lui?
Egli fe la terra per coperchio,
mettendo il Cielo,
è
dandoui
dandovi
di quella il
uiuere.
vivere.
Egli
è
ʃignor
signor
del Mondo,
e di
uoi,
voi,
del quale
ʃola
sola
la legge
è
glorioʃa
gloriosa
come
che molti nol credino.
Inuocatelo
Invocatelo
adunque con puro cuore.
Io ho in
pre-cetto
precetto
di non
inuocar
invocar
altri che lui,
e credere in lui,
[4]
che
ui
vi
fe di terra da
prima,
&
dopo di
ʃperma,
sperma,
egli induce la
uita,
vita,
e la morte,
e dicendo
facciaʃi,
facciasi,
et e
fatto.
Coloro
adunq;
adunque
che contradicono a
noʃtri
nostri
Nuntij,
Nuntii,
perche
non
ʃi
si
conuertono
convertono
ʃi
si
uorrebber
vorrebber
conuertire
convertire
quando
ʃaranno
saranno
in catena
menati al fuoco,
e che mi udiranno quando io addomandero.
Doue
Dove
ʃono
sono
coloro che
uoi
voi
adorauate
adoravate
?
Diranno,
eβi
essi
ʃi
si
ʃon
son
partiti,
hauendoci
havendoci
meʃʃo
messo
ne gli errori.
Hora
conoʃciamo
conosciamo
hauer
haver
adorato
coʃe
cose
friuole.
frivole.
Coʃi
Cosi
Dio faccendo errar gli incredoli dirà
uoi
voi
che
fuʃte
fuste
incredoli,
entrate nel
fuo-co,
fuoco,
oue
ove
ʃtarete
starete
in eterno.
Tu
ʃta
sta
patiente perche il termine di Dio
è
ue-race.
verace.
Di tutti i
Propheti mandati innanzi a
te,
alcuni
ʃon
son
nominati
al-cuni
alcuni
no,
la cui
uerita
verita
Dio nella hora ordinata determinera.
Dio creo le
beʃtie
bestie
a commodo de gli incredoli,
perche
uoi
voi
mãgiate
mangiate
di queste,
e quelle adoperate a
uoʃtri
vostri
biʃogni,
bisogni,
perche dunque non li credete?
perche non
ricercate il fine de gli
anteceʃʃori
antecessori
?
eβi
essi
ʃi
si
marauigliauano
maravigliavano
de miracoli
de
noʃtri
nostri
Nuntij,
Nuntii,
dopo
ʃe
se
ne
rideuano,
ridevano,
ma apparendo la nostra
uendetta
vendetta
diceuano,
dicevano,
che non
giouò
giovò
mai nulla col creder loro.
Noi crediamo in un
ʃolo
solo
Dio,
e
ʃempre
sempre
fu
coʃtume
costume
di Dio,
diʃperder
disperder
gli incredoli.