In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.XV.
XV.
TV
TU
PROPHETA temendo Dio che
conoʃce
conosce
i tuoi
fatti,
e ogni altra
coʃa
cosa
non
ʃeguitar
seguitar
i
maluagi,
malvagi,
accommandandoti a
Dio
ʃolo,
solo,
il quale
è
a
baʃtanza.
bastanza.
[1]
Non diede mai
duoi cuori ad alcuno,
ne
permeʃʃe
permesse
che
ʃi
si
toglieʃʃero
togliessero
per
donna le madri,
ne le figliuole,
il che
uoi
voi
confermate,
Dio che
cono-ʃce
conosce
il
uero
vero
moʃtrando
mostrando
la
uia
via
retta,
non ha
uoluto
voluto
eʃʃer
esser
chiamato in
que-ʃta
questa
parte.
Non
uendicar
vendicar
l’ingiurie fatteti,
ʃe
se
non per
uolontà.
volontà.
Per-che
Perche
Dio perdonera prohibendo a
tutti i
buoni che non toglino le madri
per mogli.
Habbiamo fortificato te con gran dilettione,
e col patto,
co-me
come
ancho gli altri Propheti,
Noe,
Abram,
Moʃe,
Mose,
e
[2]
CHRISTO
fi-gliuol
figliuol
di MARIA,
Tutti adunque i
credenti
inuochino
invochino
Dio,
ringra-tiandolo
ringratiandolo
in ogni
coʃa
cosa
che fanno.
Quando Dio
uedendo
vedendo
i
uoʃtri
vostri
atti,
e tentandolo i
credenti,
[3]
fe
uenir
venir
gli
eʃʃerciti
esserciti
da
noi
voi
non
ueduti
veduti
dopo i
gran
uenti
venti
ʃopra
sopra
di
uoi,
voi,
gli occhi
uoʃtri
vostri
ʃtupirono,
stupirono,
e non
poteʃte
poteste
formar per
la paura le parole.
Onde dubitando di Dio
cedeʃte
cedeste
alla
uittoria.
vittoria.
Gli
in-credoli
incredoli
che
diceuano,
dicevano,
Dio,
e il Propheta
falʃo
falso
hauer
haver
promeʃʃo,
promesso,
eʃʃami-nammo
essaminammo
la gente di Ietrib,
dicendo.
Il ritardar
ui
vi
è
impoβibile,
impossibile,
ma
af-
frettate
affrettate
piu
toʃto
tosto
la ritornata,
mandando al Propheta,
iʃcuʃandoui
iscusandovi
che
le
uoʃtre
vostre
caʃe
case
ʃon
son
abbandonate.
Non eran per innanzi distrutte,
ma
coʃi
cosi
ʃi
si
conʃigliauano
consigliavano
con la fuga,
e quantunque
l’eʃʃercito
l’essercito
ʃopraueniʃʃe
sopravenisse
alle
caʃe
case
loro da ogni banda,
non
trouauan
trovavan
ʃe
se
non pochi ribelli,
fuggendo
gli altri.
Dio ricerchera la
promeʃʃa
promessa
da coloro che
diʃʃero
dissero
di non
ʃi
si
la-ʃciar,
lasciar,
ne
uincer,
vincer,
ne cacciare,
[4]
Ma che
gioua
giova
lor fuggir dalla guerra,
e
dall’occiʃione,
dall’occisione,
ʃe
se
la
uita
vita
loro
è
breuiβima
brevissima
?
Chi gli difendera da Dio
s’egli
uorra
vorra
nuocer loro?
Dio
ueramente
veramente
rimunera i
credenti
ottima-mente,
ottimamente,
e danna gli incredoli,
e
ʃouenendo
sovenendo
con la
ʃua
sua
pietà
perdona
lo-ro.
loro.
Gli incredoli
quaʃi
quasi
adirati
ʃaranno
saranno
addotti innanzi
à
Dio,
il quale
guardi i
buoni dalle guerre,
e
quiui
quivi
patiranno la pena.
[5]
Tu Propheta
fauella
favella
coʃi
cosi
alle tue mogli,
ʃe
se
uoi
voi
uolete
volete
piu
toʃto
tosto
la
uita,
vita,
e l’ornamento di
queʃto
questo
mondo,
ui
vi
daro licenza,
&
ui
vi
laʃciero
lasciero
andar
doue
dove
piu
ui
vi
piace,
Ma
ʃe
se
uoi
voi
amerete piu Dio,
il Propheta,
e l’altra
uita,
vita,
Dio
ʃi
si
come a
tutti gli altri buoni,
ui
vi
dara perdono,
e mercede,
raddoppiando il
bene-ficio,
beneficio,
e l’allegrezza.
E chiunque chiedera alle donne del Propheta
coʃa
cosa
inhoneʃta,
inhonesta,
e nefanda,
ʃarà
sarà
da Dio punito doppiamente,
e
ciaʃcuno
ciascuno
che fara bene alle donne del Propheta,
riceuera
ricevera
merito in doppio da Dio.
Et
uoi
voi
donne del Propheta,
ʃe
se
temerete,
non
ʃimiglianti
simiglianti
all’altre,
non
uo-gliate
vogliate
dir parole
laʃciue,
lascive,
ma
honeʃte,
honeste,
e buone.
Perche gli huomini di cuore infermo,
udendoui
udendovi
dishoneʃte,
dishoneste,
ʃpererebbono
spererebbono
da
uoi
voi
qualche
coʃa
cosa
:
ʃta-teui
statevi
nelle
caʃe
case
uoʃtre,
vostre,
faccendo orationi,
e
limoʃine,
limosine,
imitando Dio,
e il
Propheta
nominando Dio,
e la
ʃua
sua
ʃapientia
sapientia
ʃopra
sopra
uoi
voi
letta,
Perche
Dio
deʃidera
desidera
che
uoi
voi
ʃiate
siate
monde,
e benedette,
habitando
uoi
voi
la
ca-ʃa
casa
del Propheta.
[6]
Gli huomini,
e le donne,
che
ʃi
si
dedicano
à
Dio,
e che
credono,
&
orano,
e
ʃon
son
ueraci,
veraci,
e durabili,
e che digiunano,
fanno
li-moʃine,
limosine,
e chiamano Dio,
haranno allegrezza
ʃenza
senza
fine.
Non
è
lecito
allo huomo,
e alla donna che fa bene non
ʃi
si
ʃcoʃtar
scostar
al giudicio dato da
Dio,
e dal Propheta.
[7]
Dopo adunque il
diuortio
divortio
del marito di
uolontà,
volontà,
dopo la partita da mariti,
ti habbiamo
permeʃʃo
permesso
che tu
poʃʃa
possa
torgli per mogli
.
Egli
è
lecito a
buoni,
poi che
ʃi
si
ʃon
son
partite da mariti loro prenderle
per donna,
coʃi
cosi
uuole
vuole
Dio,
ilquale ha mandato Macometto ultimo di tutti i
Propheti.
Huomini buoni adorate Dio
continouamente,
continovamente,
ilquale
ui
vi
riduce dalle tenebre alla lume,
&
è
datore di allegrezza.
Tu
Prophe-ta
Propheta
mandato Nuntio,
e
teʃtimone,
testimone,
e correttor delle genti,
non
ʃeguitar
seguitar
gli incredoli,
e
maluagi,
malvagi,
ma piu
toʃto
tosto
laʃciandoli
lasciandoli
accommandati a
Dio.
Huomini buoni,
ʃe
se
uoi
voi
laʃcierete
lascierete
le donne
ʃpoʃate
sposate
ʃenza
senza
toccarle,
fac-
cendo
faccendo
lor dono mandatele,
pure,
e
honeʃte.
honeste.
E a
te
ʃolo
solo
o Propheta,
e
le-cito,
lecito,
uʃar
usar
carnalmente con tutte le donne,
alle quali donerai,
e con tutte
quelle che per
uia
via
di compera ti
ʃarãno
saranno
ʃoggette,
soggette,
e con le tue zie,
con le
tue parenti,
e con tutte le buone donne che
deʃiderano
desiderano
ʃottoporʃi
sottoporsi
a te
uolente.
volente.
[8]
Gia
penʃo,
penso,
che ti
ʃia
sia
noto quel che tu
&
gli altri buoni
hauete
havete
da
fare di chi
ui
vi
è
ʃottopoʃto.
sottoposto.
[9]
Rimuoui
rimuovi
quelle,
e prendi quell’altre
ʃecondo
secondo
il
uoler
voler
tuo,
ne
moleʃtar
molestar
le prime
mãdate
mandate
uia,
via,
ʃe
se
tu l’amerai perche
eʃʃe
esse
debbono obbedir a
tuoi
deʃideri,
desideri,
e Dio
conoʃce
conosce
i
ʃecreti
secreti
del cuor
uoʃtro,
vostro,
Dopo quelle non ti
ʃon
son
lecite l’altre.
Niʃʃuno
Nissuno
entri in
caʃa
casa
del
Prophe-ta,
Propheta,
quand’e mangia
ʃe
se
prima non chiama,
E
ʃe
se
entra non
ui
vi
faccia poi
coʃa
cosa
dishoneʃta,
dishonesta,
o ridicola.
Perche
queʃta
questa
è
coʃa
cosa
nociua
nociva
al Propheta,
ma
chi
uuol
vuol
qualche
coʃa
cosa
ʃi
si
ʃtia
stia
fuor della porta.
Niʃʃuno
Nissuno
non
deue
deve
nuocere
al Propheta in
coʃa
cosa
alcuna,
ne
hauer
haver
la
ʃua
sua
moglie dopo lui,
eʃʃendo
essendo
queʃto
questo
coʃa
cosa
graue
grave
a Dio.
[10]
[11]
Niʃʃuno
Nissuno
ʃia
sia
geloʃo
geloso
per i
padri,
per i
fratelli,
per i
figliuoli,
per i
nipoti,
ne per i
famigliari.
Temete Dio
teʃtimon
testimon
di
tutto.
Et adorando gli Angeli,
e Dio per il Propheta,
adorate anche
uoi
voi
Dio per lui.
[12]
Chi
fauellera
favellera
male di Dio,
e del Propheta patira gran male
nell’altro
ʃecolo,
secolo,
il
ʃimile
simile
chi dice mal de buoni.
Tu Propheta
commãda
commanda
alle tue,
et all’altre
dõne
donne
che
ʃi
si
cuoprino il
uolto,
volto,
accioche non
ʃi
si
uegga
vegga
quel che elle
ʃi
si
ʃiano,
siano,
o che
ʃi
si
dica mal di loro.
Chi dubita dell’hora futura,
ʃappia
sappia
che
ʃolo
solo
Dio lo
ʃa,
sa,
e
ʃara
sara
punito da Dio.
Quel di
deʃideraran-no
desideraranno
hauer
haver
creduto al Propheta.
Buoni non imitate coloro che
diceuã
dicevan
mal
di
Moʃe,
Mose,
che liberato da Dio appare
buuono,
buono,
e
honeʃto,
honesto,
Dio dirizzera i
fatti
uoʃtri,
vostri,
e perdonera i
peccati,
&
à
maluagi
malvagi
dara tormento,
a buoni
contento,
e allegrezza,
perche egli
è
piiβimo,
piissimo,
e perdona,