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Arrivabene, 1547

In nome di Dio Misericordioso, e Pio. CAPITOLO IX.

[1] I SECRETI di questo Alcorano sono quei, che insegnano la retta via, e che promettono bene a chi adora, e à chi crede il giudicio. A gli incredoli che patiranno, facemmo parer l’attion loro buone, Essi son ciechi. Io ti ho dato questo Alcorano, come Dio sapiente che ordino bene ogni cosa, e diedi il fuoco nel volto à Mose, {2} & egli temendo gli dissi, o Mose non tema nissun mandato da me, se non chi fa male. Dopo lo mandai con nove virtu à Pharaone, & alla sua gente malvagia. Demmo appresso bene, e abbondanza a Davit, et à Salomone, il quale fatto herede del padre disse. Io intendo la favella de gli uccelli, e quella de tutti, dandogli Dio, lo avanzo di ogni bene, Dopo egli con l’essercito suo di huomini, e di Dimoni, e d’uccelli, giunse al luogo delle formiche, delle quali una all’altra persuadendo, che fugissero per non esser occise da Salomone, egli sorridendo disse, Signore, fa che io possa di tanto bene ricevuto renderti gratie. E guardato gli uccelli, non vi vedendo la Bubbola uccello, addomando ove fusse, vi occidero se non me lo dite, Ma poco dopo venne, e disse. Io ti do nuova della Reina Saba, e so cosa che tu non sai, la dove io fui, e una donna che impera à tutti, abbondante molto, le cui genti adorando il Sole in luogo di Dio, sono state forzate dal Diavolo, perche non adoravano Dio conoscitor di tutte le cose. [2] Rispose allhor Salomone. A prova del tuo detto, porta loro questa mia carta, e ritorna accioche noi sappiamo quel che essi faranno, la Reina veduta la carta chiamo tutti i Baroni, havendovi dentro veduto il nome di Salomone. Domandando adunque loro quel che fusse da fare, risposero. Noi forti, audaci, e potenti sempre ti obediremo, facciasi adunque quel che tu vuoi, & ella rispose. Essi rovinando il tutto, dove entrano, sara meglio che per nuntii io mandi loro il tributto, accioche per loro intenda qualche cosa, andate adunque,, e Salomone vedendoli disse. Forse pensate giovarmi con la vostra pecunia? Dio non mi ha egli commandato meglio? Rispor tatela indietro, io vi disfarò col mio essercito. Partitisi adunque Salamone domando, se vi era alcuno che per magica la potesse portare a lui, onde uno de diavoli eccellente promesse di farla venire in sedia sanza alcuna lesione. Disse allhora Salomone, Dio mi tenta con questi doni portatimi. Fu adunque portata, e commandatole che caminasse per il pavimento, credette che fusse acqua, perche alzatasi i panni si scoperse le ginocchia per passarlo. Ma Salomone le disse che era pavimento di vetro, & ella rispose, che nocumento mi è questo, credend’io con Salomone in Dio Re di tutto il mondo? [3] Scale mandato alle genti di Temut, accioche persuadesse che adorassero Dio, una parte essendoli contraria, addomandò, perche piu tosto si davano al mal, che al bene. Risposero, tu adunque ci sei d’augurio? A quali esso, appresso Dio solo e la cognition de gli augurii, essi allhora affermaron d’occiderlo, e noi lo liberammo, e distrugemmo loro, salvando i buoni. [4] Il simigliante facemmo per Loth. Chi adunque creo l’acque, e la terra altro che Dio, egli impera a venti, fa cessar il male, esso è vivificatore del tutto, da lui infuori nissuno sa i secreti del cielo, e della terra, e la hora del general giuditio. Tu adunque persuadi che vadino per terra, e che non si curino di color che voglion troppo cercare, dicendo. Quando sara quella hora, se tu la sai ? rispondi, forse tosto. Questo Alcorano dimostra gran parte delle cose per le quali i Giudei son discordanti, e mostra la via buona, e retta. Tu confermato sopra il vero, e soggetto a Dio, non potrai convertir i morti, ne i sordi. Quando loro averra quel che noi commandiamo, [5] produrremmo quel di una bestia, che favellera, con la quale imprigioneremo la gente che contradicera. A quali noi dicemmo, voi vi contraponeste a nostri precetti, che sapeste ? e per le lor malvagità saranno muti, e sanza lingua. Non veggono eglino noi haver fatto il giorno, e la notte? questo in vero a sapienti e gran maraviglia. [6] Il di del giudicio, al suon della tromba si conturbera ogni cosa, e ogni uno comparira, e i monti agghiacciati si moveranno come le nubi, faccendo questo Dio, il quale ha fatto ogni cosa sapientemente. Chi hara fatto bene, quel di non accadera che tema. Ma chi portera male sarà messo nel fuoco. Ciascuno harra secondo l’opere sue. [7] A me non è commandato altro che adorar Dio, obedir a suoi precetti, e legger a gli huomini l’Alcorano, e castigarli. Glorifica adunque Dio, e supplice adoralo, il quale insegnandoti, non ti sarà ingrato delle tue opere.

notes originales réduire la fenêtre

[1] Commenda l’.Alcorano. {1}

[2] Havendo inteso Macometto che gli Ethiopi in Africa vicini al Seno Arabico havevano col mezzo della loro Regina di Saba da Salomone appreso per la loro amista la religione, cerimonie, et ultimamente la credenza del Messia futuro, ne potendo egli, ne con armi, ne con predicationi, per lostacolo del mar di Arabia, come mendace dice, che tra loro havevano gravissime guerre; & odi, a fine di sviare quei popoli, e li Giudei dalla religione Christiana, & allicerli al seguito di lui. {3}

[3] Scale inaudito Propheta a Temuth. {4}

[4] Loth. {5}

[5] Forse come lasina di Balaam. {6}

[6] Il di del giudicio. {7}

[7] Commissione di Dio a Macometto. {8}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

[B]

La traduction de ce verset s’éloigne nettement du texte latin. Le problème porte notamment sur les mots « de foco uiso » (dont le sens est pourtant parfaitement clair : « à propos du feu qu’il avait vu »), traduits par « il fuoco nel uolto » (« le feu dans le visage »). Ce contresens est d’autant plus étonnant que le participe passé du verbe uideo est traduit correctement dans d’autres passages de l’ Alcorano, y compris dans cette sourate (v. 29).

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[BW]

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