In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.V.
V.
SALVTE
SALUTE
à
quelli che credono,
e adorano Dio con puro cuore,
e non
fauellano
favellano
coʃe
cose
uane,
vane,
[1]
e a
gli
oʃʃeruatori
osservatori
di
caʃtita
castita
in tutti i
modi
dalle moglie l’ancelle,
e le
ʃoggiet-te
soggiette
infuori,
perche di
queʃte
queste
non
ʃi
si
tien ragione.
Il
cuʃto-de
custode
fedele de pegno,
e i
coʃtanti
costanti
nelle parole,
e gli adoratori
ʃaranno
saranno
he-redi
heredi
fermi del Cielo.
{2}
Noi prima facemmo lo huomo di terra,
di
ʃangue,
sangue,
di
ʃeme,
seme,
d’oʃʃa,
d’ossa,
e di carne,
e non di meno morirete,
e dopo
ʃciuʃcitaremo
sciuscitaremo
i quali da noi
ʃiete
siete
ʃtati
stati
coperti,
mandando di Cielo acqua in terra,
onde
naʃcono
nascono
tanti frutti da mangiare per commodo
uoʃtro,
vostro,
ui
vi
facemmo
ap-preʃʃo
appresso
molte
coʃe
cose
marauiglioʃe
maravigliose
tra le
beʃtie,
bestie,
perche
eʃʃe
esse
ui
vi
ʃeruano
servano
a
molte commodità.
[2]
Mandammo Noe che
diʃʃe
disse
à
ʃuoi,
suoi,
adorate Dio oltra
il qual non
è
altro Dio.
Ma di loro molti incredoli
diʃʃero,
dissero,
egli non
eʃ-ʃer
esser
nulla oltra lo huomo,
perche
uolendo
volendo
Dio
diʃcenderebbero
discenderebbero
Ange-li,
Angeli,
non mai da
paʃʃati,
passati,
ne da noi
ueduti.
veduti.
Egli adunque pregandoci,
che
ne
faceβimo
facessimo
uendetta,
vendetta,
gli
commãdammo
commandammo
che
faceʃʃe
facesse
l’arca laqual
ʃteʃ-ʃe
stesse
ʃopra
sopra
l’acqua che
uʃcirebbe
uscirebbe
di Tannor,
e che de ogni genere
metteʃ-ʃe
mettesse
dentro
maʃchio,
maschio,
e femmina,
e
montandoui
montandovi
dentro
rendeβe
rendesse
a Dio gratia,
il che
è
marauiglioʃo
maraviglioso
à
ʃapienti.
sapienti.
A molte altre genti
habbiamo mandato i
nuntij
nuntii
dicendo.
Adorate Dio non temendo altri che lui,
perche
egli
è
ʃolo,
solo,
[3]
eβi
essi
non credendo,
e negando il di futuro
diceuano.
dicevano.
Coʃtui
Costui
non
è
ʃe
se
non huomo che mangia,
e bee come noi,
che ci predica,
che torneremo in
poluere,
polvere,
e poi
riʃciuʃciteremo,
risciusciteremo,
&
in
uero
vero
chi lo
ʃeguira
seguira
ʃa-ra
sara
perduto.
Certo che ci fa Dio bugiardo,
Perche morendo non torneremo piu,
non ci
eʃʃendo
essendo
altro che
queʃta
questa
uita.
vita.
Eβi
Essi
pregando allhora che
io ne
faceβi
facessi
uendetta
vendetta
gli
riduβi
ridussi
a nulla,
&
in lor luogo
deʃtammo
destammo
al-tre
altre
generationi.
Ciaʃcuna
Ciascuna
gente adunque ha contradetto a
Propheti
mandatile,
per i
quali habbiamo poi fatto miracoli,
[4]
dicendo le genti a
Pharaone,
come crederemo
à
Moʃe
Mose
che
è
di carne,
e ad Aron
le facemmo
diʃperdere.
disperdere.
[5]
Demmo buon luogo,
e abbondante d’acqua al figliuol di
MARIA,
e a
lei per
hauer
haver
fatti tanti miracoli al mondo.
Voi dunque
Nunij
Nuntii
mangiate del buono,
e fate bene,
perche io
ueggo
veggo
ogni
uoʃtro
vostro
fatto,
e ne ho cura,
laʃciate
lasciate
la gente che
è
diʃcordãte
discordante
fino alla hora del giudicio
.
I credenti fanno quel che loro
è
commandato,
i
diʃtribuitori
distribuitori
de
beni da noi lor dati
ʃon
son
pronti
à
obedirci.
Quei che hanno
chiuʃo
chiuso
i cuori,
faranno le lor
coʃe
cose
tardi,
e
leuando
levando
da loro i
maggiori ci pregheranno
.
Niʃʃun
Nissun
preghi per loro,
perche per noi non haranno alcuna
uendet-ta,
vendetta,
perche
eβi
essi
non
credeuano
credevano
uditi i
noʃtri
nostri
precetti.
Volete
uoi
voi
che
ui
vi
mandiammo precetti non mandati a
padri
uoʃtri
vostri
?
Non
ʃapete
sapete
uoi
voi
forʃe
forse
chi
ui
vi
è
mandato per Propheta?
perche chiamate demoniaco chi
ui
vi
por-ta
porta
precetti
diuini
divini
?
Se la
uerita
verita
faceʃʃe
facesse
a
uoʃtro
vostro
modo,
perirebbe il
Cie-lo,
Cielo,
e la terra.
Eβi
Essi
da te chiamati
non
uengono,
vengono,
ma
ʃi
si
rimangono
nel-l’error
nell’error
loro,
i quali,
quatnunque
quantunque
perdonaβimo
perdonassimo
loro,
mai non
laʃcierebbero
lascierebbero
la lor malitia.
Dio
ui
vi
diede gli occhi,
e la bocca,
e gli orecchi,
per-
che
perche
uoi
voi
uediʃte,
vediste,
udiʃte,
udiste,
e
parlaʃte.
parlaste.
Ma pochi di noi lo ringratiano,
Egli
e dator della
uita,
vita,
e della morte,
ma
uoi
voi
ingrati
dite,
come
eʃʃendo
essendo
morti
torneremo
uiui
vivi
?
Eβi
Essi
addomãdati
addomandati,,
chi domina i
Cieli,
dicono Dio,
perche
adunque non lo temino?
Noi annuntiamo la
uerita,
verita,
&
eβi
essi
credono il
falʃo,
falso,
Dio non ha figliuolo alcuno,
perche
ʃe
se
cio
fuʃʃe
fusse
uero,
vero,
tra loro
ʃarebbe
sarebbe
questione,
[6]
Dio cio
conoʃcendo
conoscendo
abhorriʃce
abhorrisce
chi dice cotal
coʃa,
cosa,
di adunque
o Dio,
non
m’inʃegnar
m’insegnar
cotal detto,
e non mi
annouerar
annoverar
tra
catti-ui.
cattivi.
Io ti
inʃegnero
insegnero
quel che ho lor commandato,
e tu
cauando
cavando
il lor male
col tuo bene,
prega Dio che ti difenda da loro.
[7]
Il di del giudicio
ʃone-ra
sonera
la tromba,
onde
ciaʃcuno
ciascuno
ʃurgera
surgera
con la
uita,
vita,
e
ʃarà
sarà
detto loro,
per-che
perche
non mi
credeʃte
credeste
?
&
eβi
essi
diranno,
che peccarono per malitia,
e
pre-gheran
pregheran
Dio che gli toglia di quindi,
e che gli metta tra
cattiui,
cattivi,
ʃe
se
mai
piu peccheranno,
a quali Dio
riʃpondera,
rispondera,
ʃtate
state
cheti
perche
hauete
havete
fat-toui
fattovi
beffe,
di parte della gente che
credeua
credeva
in me?
uoi
voi
ui
vi
rideʃte,
rideste,
eccoui
eccovi
adunque il merito.
Quanti anni
ʃiate
siate
uoi
voi
ʃtati
stati
in terra?
riʃponderan-no
risponderanno
un di
ʃolo,
solo,
ʃara
sara
detto loro,
Penʃate
Pensate
uoi
voi
che Dio
ui
vi
haueβi
havessi
fatto per
niente?
Eʃʃaltate
Essaltate
adunque Dio,
ʃopra
sopra
il qual non
è
altro Dio.
E tu
Si-gnore
Signore
perdonaci i
noʃtri
nostri
peccati.