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Arrivabene, 1547

In nome di Dio Misericordioso, e Pio. CAPITOLO . XVII.

[1] LE BUONE opere fatte, son grate à Dio, e al suo Legato, ogni huomo temi Dio, e faccia bene, adorando Dio, e diano fede al suo Nuntio se son buoni, imitando coloro, che spargono il pianto invocando Dio, leggendo i miracoli divini, conferman la fede, e i lettori {2} i quali accommodandosi à Dio, da lui sono collocati in altissimo grado, Ogniuno che mi si contraporra nella fine mi sentira grave, & entrera nel fuoco infernale. Nissun buono assaltato da gli incredoli volga le spalle, se non per cagione di piu adattamento, e fortezza, altrimenti acquisteran la divina ira, e il fuoco eterno. Non ti presumer in alcun modo di haver occisi i miei, o rottili, Perche io gli occisi, io gli ruppi, se voi cercate battaglia, e vittoria, ecco ella è di gia nelle vostre mani. Ma egli è piu utile a voi il convertirsi a noi, altrimenti il numero delle vostre genti non vi potran giovare : Perche Dio aiuta i buoni. Seguite adunque Dio, e il suo Legato, non vi partendo mai da loro. Non imitate quei che confessano di haver udito, e non udirono. Niuno animale in presenza di Dio è peggio che il sordo, il muto, e l’indiscreto. Presterebbe lor l’udire, se fusser buoni da qualche cosa, e come che essi udissero il bene, poco ne durerebbero entro. Gli huomini buoni non sottraggino cosa alcuna da Dio, dal Nuntio, e da lor medesimi, sappino, che la pecunia, e la prole partorisce invidia. Appresso Dio è copia di tutte le cose, e chi lo temera da lui ricevera perdono, e coloro che si pensan di pigliar te, e d’occiderti, s’ingannano, Perche Dio puo piu dell’arti loro, a questi tali leggendo le parole divine, disdegnosi dicono. Noi habbiamo udito, questi sono i miracoli de gli antecessori, pregando Dio, che se quella è una verita, che sempre piovan sopra loro sassi, e ogni altro male, Dio non nuoce loro, perche tu eri in presenza loro, e si perche havendo tempo, si pentino, e si convertino. Veramente che coloro, che faran male, se lo sentiranno. Gl’increduli spendendo la pecunia per non seguir la via retta di Dio saranno gravemente puniti, e dopo lo haver consumato la sostanza, saranno legati, e messi nel fuoco. Non dimeno sappino gli erranti, che se si pentiranno de peccati passati, haranno perdono da Dio. Altrimenti periranno. Sappino quei che non credono, che Dio è Signor nostro, [2] Et sappia ogni credente in Dio, che il quinto della preda si deve dar à Dio, al Propheta, a gli orfani, e à mendici. Ogni buono huomo nell’essercito sia costante, e fermo, invocando Dio, e seguendo lui, e il Legato. E guardetivi, che tra voi non sia discordia, perche questo vi renderebbe molto debili, Ma durando perseverate. A tali Dio dona aiuto. Non imitate coloro che escono alle guerre, piu per favor de Popoli, che per amor di Dio, Ma i buoni, che durano nella guerra, e che stanno costanti, da Dio riceveranno perdono. Quei buoni, i quali fatti guerrieri hanno con voi patito, Diletti, & eletti, saranno annoverati con voi nel libro di Dio, che & ode ogni cosa.

notes originales réduire la fenêtre

[1] Replica le usitate sue pazzie, essortando istantemente contra gli incredoli la guerra, le incorsioni, e depredationi. {1}

[2] Il quinto della preda di Dio, e di Macometto. {3}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

[A]

Dans le texte latin, il est question de « croyants », et non de « lecteurs ». Le choix de traduire le mot « credentes » par « lettori » doit sans doute être mis en rapport avec la référence à la lecture du Coran contenue dans le verset 2 du texte latin.

[B]