In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
XIIII.
[1]
TV
TU
NON
diʃputerai
disputerai
con chi
nõ
non
uuole
vuole
udire,
Dio
ʃuʃcitera
suscitera
i morti,
e gli farà
tornare a
ʃe.
se.
Addomãdandoti
Addomandandoti
che tu
faccia miracoli,
di,
che Dio
ʃolo
solo
gli fa,
come che
eβi
essi
nol
ʃappino,
sappino,
ʃe
se
nella hora ultima l’ira di Dio
ui
vi
percotera,
chi chiamerete
uoi
voi
in aiuto?
Perche dunque non mi credete?
Io
nõ
non
com-mando
commando
altro a
miei Legati,
ʃe
se
non che annuncino allegrezza a
buoni,
e
uietino
vietino
loro quel che non
è
lecito.
Onde chi fà
bene,
non ha da temer
mal’alcuno,
Ma chi
contraʃtera
contrastera
a nostri precetti,
patira
grauiβimo
gravissimo
ma
le,
io non diro che io
ʃappia
sappia
i
ʃecreti
secreti
d’Iddio,
ne ch’io
poβieda
possieda
la
ʃua
sua
ar-ca,
arca,
non
ʃeguendo
seguendo
ʃe
se
non quel che Dio mi ha commandato,
e l’Angelo,
perche
è
differenza tra i
ciechi,
e tra coloro che
ueggon
veggon
lume,
con
ʃimiglianti
simiglianti
parole eshorta,
chi teme Dio,
che
eʃʃi
essi
in tutto lo imitino,
e lo temino,
pregandolo
ʃera,
sera,
e mattina,
altrimenti tu
ʃarai
sarai
connumerato tra
cattiui,
cattivi,
nõ
non
eʃʃendo
essendo
a te imputato il fatto loro,
ne il tuo a
loro.
Molti
dall’inuidia,
dall’invidia,
macchiati
nõ
non
uollero
vollero
manifeʃtar
manifestar
il bene loro
diuinamẽte
divinamente
dato,
Ma tu a
tutti che
uerrãno
verranno
a
noʃtri
nostri
precetti dirai,
la
ʃalute
salute
di Dio
ʃopra
sopra
uoi
voi
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e pio.
Chiunque di
uoi
voi
peccando ignorantemente,
ʃi
si
pẽtira
pentira,,
riceuera
ricevera
perdono da Dio.
Accioche
ʃi
si
uegga
vegga
la
uia
via
de gli incredoli,
deuonʃi
devonsi
tutte le
coʃe
cose
eʃʃaminare.
essaminare.
Io tollero castighi
aʃʃai,
assai,
accioche
io non
inuochi
invochi
ne adori
ʃe
se
non uno Dio,
[2]
in loco del quale
uoi
voi
molti ne
adorate.
Ne
uoglio
voglio
ch’il
uoler
voler
uoʃtro
vostro
mi pieghi perche io camino per
la
uia
via
retta,
e Dio che
ʃa
sa
ogni
coʃa,
cosa,
ha nelle mani le
chiaui
chiavi
di tutti i
ʃe-creti,
secreti,
ʃolo
solo
è
di Dio
conoʃcere
conoscere
i fatti
uoʃtri,
vostri,
e
uoʃtro
vostro
il continuamente
pregarlo,
e
inuocarlo
invocarlo
accioche
perdonandoui
perdonandovi
poʃʃa
possa
condurui
condurvi
alla
uia
via
retta,
per la quale non camina
ʃe
se
non chi crede,
e
à
Dio
è
poβibile
possibile
cir-cundarui
circundarvi
con tutte le pene.
Queʃte
Queste
coʃe
cose
detteui
dettevi
per
uoʃtro
vostro
utile
ʃono
sono
ʃtate
state
da molti mali libri contradette,
Ma il di ultimo
ʃi
si
farà
la
proua
prova
di
ciaʃcuno,
ciascuno,
i
timoroʃi
timorosi
di Dio non
ʃono
sono
ʃcritti
scritti
nel numero de
maluagi.
malvagi.
Coloro che
ʃi
si
rideranno della legge,
ʃchernendola
schernendola
quel di
ʃara
sara
lor
da-to
dato
tormento
ʃenza
senza
fine,
Fate dunque orationi,
e temete Dio,
perche
egli fe il Cielo,
e la terra con
uerita.
verita.
I credenti in Dio,
e caminanti per
la
uia
via
retta
ʃenza
senza
far alcun male,
ʃon
son
meβi
messi
alla fine per godere il
Paradiʃo.
Paradiso.
Noi
moʃtrammo
mostrammo
la
uia
via
retta ad Abramo,
a
Iʃac,
Isac,
a Iacob,
a Noe,
a
Dauit,
Davit,
a Salomone,
a
Ioʃeph,
Ioseph,
a
Moʃe,
Mose,
ad Aron,
a Zacheria,
a
Giouan-ni,
Giovanni,
a
GIESV,
GIESU,
a Helia,
a Samuel Ezzecchia,
{3}
&
a Loth,
e gli
eʃʃal-tammo
essaltammo
ʃopra
sopra
tutti,
ʃimilmente
similmente
conducemmo alcuni de i
loro per diritta
uia,
via,
Coʃi
Cosi
ueduta
veduta
la legge di Dio,
ʃe
se
fuʃʃero
fussero
ʃtati
stati
incredoli,
harrebbero
riceuuto
ricevuto
grauiβimo
gravissimo
male.
Se non
uorrãno
vorranno
credere,
daremo il libro a
piu
degni di loro che crederanno.
[3]
Dio hà
manifeʃtato
manifestato
la
uia
via
retta a
creden-ti,
credenti,
ne chiede pregio alcuno per
queʃto.
questo.
Tu adunque
inʃegna
insegna
loro i
man-dati
mandati
di Dio,
uolendo
volendo
egli che
uadino
vadino
per diritta
uia
via
:
[4]
Partiti da gli
in-credoli,
incredoli,
non faccendo loro male alcuno,
come che
eβi
essi
ragionino male
delle
coʃe
cose
di Dio.
Eβi
Essi
ritornando a
Dio
conoʃceranno
conosceranno
l’opere loro,
e
giureranno per Dio di
hauer
haver
creduto al Nuntio
ʃe
se
ne
haueʃʃero
havessero
hauu-to.
havuto.
Appreʃʃo
Appresso
Dio
ʃon
son
quelle
coʃe
cose
che
uoi
voi
cercate,
le quali forze
uenen-do
venendo
non crederete,
Dio
approuera
approvera
i cuori de gli incredoli,
perche non
credettero la prima
uolta,
volta,
E noi permetteremo che
eβidimorino
essidimorino
nelle
lor
cattiue
cattive
imaginationi.