In nome di Dio
Miʃericordioʃo,
Misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.X.
X.
DIO CHE
uede
vede
ogni
coʃa,
cosa,
e
ʃa,
sa,
dara male,
e morte
contumelioʃa
contumeliosa
a chi fa male.
E
qualũque
qualunque
fara bene,
o in publico,
o in
priuato
privato
conʃeguira
conseguira
da Dio perdono,
Ma a
chi non
obedira
à
Dio,
e al fuo Legato,
e che
uorra
vorra
diʃputare
disputare
daremo infinito male,
Ma a
credenti
ʃi
si
dara morte meritata,
eβi
essi
pregandoti che
ʃopra
sopra
loro di Cielo
pioua
piova
il libro,
dirai alcuni
hauer
haver
chieʃto
chiesto
a
Moʃe,
Mose,
maggior
coʃa
cosa
di quella,
acciò
che
moʃtraʃʃe
mostrasse
a i
loro occhi Dio,
e
per
queʃto
questo
furon
percoβi
percossi
da
celeʃte
celeste
ʃaetta.
saetta.
Vedute le
ʃue
sue
uirtu,
virtu,
colo-ro
coloro
che
adorauano
adoravano
il Vitello perdonammo loro,
e demmo a
Moʃe
Mose
gran
Regno,
faccendo patto,
che i
ʃuoi
suoi
entrando per una porta
ʃi
si
humiliaʃ-ʃero,
humiliassero,
il che
eβi
essi
poi
hauendo
havendo
rotti,
e
occiʃi
occisi
i Propheti,
e
moʃtrando
mostrando
ha-uer
haver
i cuor duri,
Dio i
ʃigillo
sigillo
loro,
De quali,
pochi infuori,
non crede
neʃʃun
nessun
di loro.
[1]
Onde
beʃtemmiano
bestemmiano
MARIA,
e dicono
hauer
haver
occiʃo
occiso
CHRISTO figliuolo di MARIA Nuntio di Dio,
Ma non fu
ue-ro,
vero,
ma
crocifiʃʃero
crocifissero
in
ʃuo
suo
luogo un’altro a
lui
ʃimigliante.
simigliante.
[2]
Per
queʃto
questo
hanno ne cuori loro
aʃʃai
assai
dubitatione,
Ma
eβi
essi
non
l’occiʃero,
l’occisero,
Perche
Dio
incomprenʃibile
incomprensibile
lo fe andare
à
lui.
al quale gli huomini della
legge,
ueracemente
veracemente
anzi la morte anderanno,
Et egli
ʃara
sara
nel
futu-ro
futuro
ʃecolo
secolo
lor
teʃtimone,
testimone,
[3]
Per la loro malitia,
ordinammo loro alcune
coʃe
cose
prima,
lecite,
non lecite,
dopo i
quali
laʃciandomi,
lasciandomi,
e prendendo
uʃu-ra,
usura,
aʃpettano
aspettano
male,
e dolore,
I
ʃapientiβimi
sapientissimi
di
queʃti,
questi,
e
coʃtanti,
costanti,
inuo-cando
invocando
Dio credano i
precetti a
te mandati
eʃʃer
esser
da Dio,
A quali
ʃi
si
come a
gli altri faccendo bene,
e
limoʃine,
limosine,
il di futuro daremo
merce-de.
mercede.
Noi demmo a
uoi
voi
Nuntio,
ʃi
si
come a
gli altri Noe,
Abramo,
Iʃ-mahel,
Ismahel,
Iʃac,
Isac,
Iacob,
GIESV,
GIESU,
Iob,
Ionata,
Aaron,
Salomon,
e
Da-uit,
Davit,
a cui demmo il Salterio,
I nomi di
coʃtoro
costoro
ʃono
sono
ʃegnati,
segnati,
e de
al-cuni
alcuni
altri men nominati.
[4]
Dio ancho
fauellando
favellando
a
Moʃe
Mose
diʃʃe.
disse.
Que-ʃti
Questi
ʃono
sono
nuntij
nuntii
mandati a
dir la letitia,
e la pace,
accioche gli
huo-mini
huomini
non habbino legittima
ʃcuʃa
scusa
della lor ignorantia,
Dio
è
teʃti-mone
testimone
de precetti
diuini
divini
a te dati,
e gli Angeli
inʃieme
insieme
come che Dio
ʃolo
solo
baʃti.
basti.
A gli incredoli Dio non dara
ʃe
se
non tormento,
e fuoco
eter-no,
eterno,
ilche
à
lui
è
coʃa
cosa
leue.
leve.
Credete al Legato
mandatoui
mandatovi
con la
diui-na
divina
uerità,
verità,
accioche
diueniate
diveniate
buoni,
queʃto
questo
ui
vi
ʃara
sara
ottimo,
E da
guar-
darʃi,
guardarsi,
che non diciate
coʃa
cosa
indegna della
uoʃtra
vostra
legge,
e che non
diciate
coʃa
cosa
alcuna di Dio,
ʃe
se
non
uera,
vera,
GIESV
GIESU
figliuol di
MA-RIA,
MARIA,
Nuntio di Dio,
e
ʃpirito,
spirito,
&
uerbo
verbo
di Cielo mandato a
MA-RIA.
MARIA.
Credendo adunque a
Dio non dite che
ʃian
sian
tre
dij,
dii,
non
eʃʃendo
essendo
ʃe
se
non un
ʃolo,
solo,
ʃanza
sanza
figliuolo,
a lui
è
ʃoggetto
soggetto
ogni
coʃa,
cosa,
[5]
CHRI-STO
CHRISTO
non potra negare
ʃi
si
come gli Angeli,
che non
ʃia
sia
ʃottopo-ʃto
sottoposto
a Dio,
Egli con le
ʃue
sue
mani
ʃottomettera
sottomettera
chi niega creder in Dio
eʃʃaltandoʃi.
essaltandosi.
E a
credenti per merito
ʃempre
sempre
dara allegrezza.
Però
Dio ne ha dato lo
ʃplendor,
splendor,
e la luce
manifeʃtandoui
manifestandovi
la
uia
via
retta.
[6]
Chi ti
addimandera delle heredità
di loro,
ʃe
se
chi hara una germana
ʃenza
senza
figliuoli,
e che morra,
ella habbia mezza la robba
laʃciata,
lasciata,
e
s’auer-ra
s’averra
il contrario,
il germano herediti tutto,
ʃe
se
ʃaranno
saranno
due
ʃorelle,
sorelle,
ri-ceuino
ricevino
due terzi,
ʃe
se
molti fratelli,
e molte
ʃorelle,
sorelle,
a
maʃchi
maschi
due
par-ti,
parti,
alle femmine
ʃe
se
ne dia una.
Coʃi
Cosi
ui
vi
inʃtruiʃce
instruisce
Dio,
accioche il non
ʃaper
saper
non
ui
vi
diʃturbi.
disturbi.