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Arrivabene, 1547

CAPITOLO I.

[1] QUESTO libro sanza falsità, e sanz’alcuno errore, veridico à coloro, i quali hanno in loro l’amor di Dio, che temono, e honorano quello, e che si dilettano dell’orationi, e delle Limosine con la osservanza delle leggi date da Dio di Cielo à te, e à tutti gli altri tuoi Predecessori, e la speranza del futuro secolo ha fatto conoscere la setta verace, La quale chi la segue è da lei condotto al sommo bene, si come chi non le crede, e da lei menato à perpetuo male, e quantunque tu voglia corregerli, non potranno convertirsi alla fede, conciosia che Dio hara loro indurato gli occhi, gli orecchi, e il cuore. E confesseranno Dio, e la legge sua con la bocca, ma con l’opere lo negaranno, e cosi si acquisteranno ignorantemente danno all’anima, e il dubbio sara loro perpetua pena, conciosia che essi essendoservi de peccati, presumono di mostrarsi puri, e liberi.

QUANDO si persuade loro, che accettino la buona legge, non opponendosi alla scoperta, dicono che non vogliono abbracciare se non la diritta, Non dimeno nell’occasioni mostrano à Diavoli, che gli beffanno esser cattivi, conciosia che mutando la Setta verace per la iniqua, e bugiarda, divenghino sordi, muti, ciechi, ridicoli, e inconvertibili à Dio, assomigliandosi à coloro innanzi a quali, un fuoco che sia acceso si spegne, e che soccedono le tenebre, o vero a gli occupati d’una nube, che habbia seco folgori, e tuoni, i quali per la tema si chiudino gli orecchi, o à quali la serenita dia travaglio, e le tenebre quiete, [2] percioche à Dio onnipotente, e possibile far si che non vedino, ne odino. O huomini tutti invocando, temete colui, che è Fattore del Signor vostro, e delle prime cose, il qual colloco la Terra di sotto, e il Cielo di sopra, e che manda le pioggie, gl’arbori, e i frutti loro, e credette che egli non ha paro, e pensatevi che quel libro è in tutto verace, fatene un simile, si egli è possibile mettendovi tutte le mani, e confermatelo con testimoni ? [3] Predicate à chi teme, che il fuoco punirà i cattivi, e che [4] i buoni saranno menati nel Paradiso del Signore, dove possederanno in eterno acque dolcissime, pomi di varie sorti, frutti diversi, bellissime, e mondissime donne, e ogni altro bene. Dio non si vergognara mai d’agguagliar i cattivi, e gli increduli alle Zanzare, e a simili animali. Molti caminaranno per la buona via, nondimeno molti piu andaranno per la cattiva, i quali facendo quel, che non è da fare, e da Dio vetato, seguiranno la setta dannosa, Perche non vi piegate a preghi del Signore ? [5] Egli conducendoci alla vita di nulla, ci farà morire, e fara che risuscitaremo per lui, il quale fatte le cose mondane ascendendo, [6] dispose i sette Cieli che sanno ogni cosa, facendo sapere a gli Angeli che voleva far in terra un simile à se, I quali allhora gli dissero. Noi sudditi in tutte le cose alla vostra Maestà, divotamente vi rendiamo gratie infinite. Ma egli vi sarà contrario, e spargera il sangue. [7] Allhora Dio mostrando sapere cosa, che gli Angeli non sapevano, insegnò ad Adamo tutti i vocaboli delle cose da gli Angeli fino allhora presente non sapute, e gli diede la sua favella oltra gli Angeli, mostrando che egli conosceva i secreti di tutto il Mondo, e de cuori confessando prima gl’Angeli che essi non sapevano i vocaboli, quando che Dio domando loro che esprimessero la peritia de vocaboli, se erano veraci. La onde fu commandato a gli Angeli, che essi innanzi ad Adamo si inchinassero, il che fecero tutti da Belzebub infuori. Fatto tutto questo per ordine, commandamo ad Adamo cosi, Tu, e la tua Donna resterete in Paradiso fino à tanto che vi piacera, pur che voi non mangiate di quest’arbore. [8] Il che essi non osservando per la suasion del diavolo, furono cacciati del Paradiso, La onde Dio disse loro, come à trangressori. Contrariandovi l’un l’altro, discendete in terra, quivi secondo che mi piacera harete luogo horale. Dopo havendo Adamo ricevuto il dono della pietà, e del perdono, Dio da capo gli disse. Voi duoi lasciatemi il mio Paradiso, e prendete da me la via della vita, e chi mi imitera non hara paura, ne pericolo, ma chi mi sarà contrario entrerà nel fuoco dell’Inferno ilquale non ha fine. [9] Voi dunque ò figliuoli d’Israele, i quali vi ricordate de benefici, che io vi ho fatti, fuggite la dissolutione della pace tra voi fatta, temendo me sopra tutte le cose, e conoscete che questo libro di questa mia legge mandatovi dal Cielo è il confermamento della vostra legge, La onde egli è ragionevole, che voi non vi mettiate ad essere i primi à contradirle, e biasimarla. [10] State dunque forti con proponimento di non mescolar le falsità col vero, ne tacere quel che si conosce che non è vero, e levarsi all’orationi con gran riverenza di corpo, e di mente, pagar le decime, e i debiti à Dio, e far astinentia, e spesse orationi, le quai cose, si come sono à cattivi difficili, e amare, cosi à buoni, e che voglian tornar al Signore son facili, e dolci. Egli è appresso questo da guardarsi, che coloro che predicano che si faccia bene non faccino essi il contrario, [11] e che leggendo non restino nella lor malvagità. Voi ò figliuoli d’Israele siate essecutori di queste leggi, ricordandovi di temer il di del giudicio, nel quale, nessuna anima non harà intercessore ne sustituto alcuno, e ricordatevi di tutti quei beni, ch’io ho dato à voi miei diletti. [12] Non ho io liberatovi delle mani di Pharaone, che occideva la vostra prole, e toglieva le donne,, facendovi passar commodamente per il mare, e affogando essi che vi perseguitavano ? [13] Nondimeno voi adoraste il vitello, mentre che Mose stè xl. giorni à digiunare per haver le leggi. Ma di questo peccato vi havuto compassione, e vi fù perdonato, e mi rendeste gratie per il libro datovi da Mose, il quale ci dava à conoscere il bene, e il male conoscendo voi rettamente la via della vita, gridandovi Mose dell’adoratione del vitello, la quale vi era nociva all’anime, dicen dovi egli, che egli era cosa ottima invocar Dio, e mortificar l’anime nostre, e cosi impetraste da Dio perdono, essendo egli piissimo. voi diceste che voi non volevate far cosa alcuna di queste, se prima non vedevate Dio, La onde egli vi si mostrò in forma di folgore, e perdonatovi ancho di questo, fummo vostri protettori, [14] e piovendo vi demmo la manna dolcissima, quando noi dicemmo, Entrando nelle ville pigliate il cibo di qualunque luogo, e entrando per la porta, humilmente fate il voto con rigratiamento,, e cosi Dio farà gratia à cattivi perdonando, e a buoni darà stato migliore, e i cattivi dicendo, non à noi facemmo da capo vendetta, Mose domandando la pioggia alle sue genti, io insegnandoli, egli percotendo con la verga una pietra, fe nascer xii. fonti per bere, [15] Essi havuto da bere, e da mangiare perche non predassero l’altrui cose, dicevano, che gli veniva lor fastidio, mentre che mangiavano d’una cosa sola, La onde essi pregando Mose, che il Creatore a suoi preghi facesse nascere nella terra cose da mangiare, come biete, cocomeri, agli, lenticchie, e cipolle dicemmo, voi domandando il peggio per il megliore, andate in Egitto, e quivi harrete quel che piu vi aggrada, perche quivi erano sprezzati in calamita, e mal menati, Essi adunque partendosi gli sopravenne l’ira divina, e furono trovati bugiardi, micidiali, i quali non temevano Dio. Egli è da saper generalmente, che ogni huomo che vive rettamente, o sia Giudeo, o Christiano, o qual si voglia che lasci la sua legge, e vada ad un’altra: pur che adori Dio, e faccia bene, indubitatamente sara salvo. [16] O Giudei, voi a vostri voti credendo, vi inalzammo sopra il Monte, E cosi temendo Dio per forza, e per virtu abdiste a nostri commandamenti, i quali havendo voi abbandonati meritaste pena, e morte, se la divina pietà non vi sovveniva, A voi che sapevate la vendetta divina, cio che ella è, e che de Sabbato faceste quel che non era lecito, mandò un segnale della sua ira per corregger i buoni. Dopo riprendeste un’altra volta Mose, che per volontà di Dio voleva che le vacche s’occidessero, domandandogli s’egli di voi si rideva. Il che egli negando, aggiungendo, che voi non eravate stolti, pure perche l’eta delle vacche fusse conosciuta per la sua invocatione, da voi domandato disse. Siano di mediocre età, ne vecchie, ne giovani, e a voi certi non aggiunse in tutto {17} siano sane, e non siano mai state sotto il giogo, o à durar fatica. [17] Voi allhora confessando, che egli sapeva la volontà di Dio, occideste a pena la vacca. Quando uno che osserva la legge di Dio vorra sapere chi hara occiso lo huomo, e che non si sappia, tocchi il morto con un pezzo di quella vacca, perche egli risuscitando dira, chi lo occise. [18] Queste cose, e simiglianti, sapute da Giudei, non gli muovono dalla durezza loro, perche essi hanno i cuori di pietra, anzi piu duri, perche dalle pietre per tema di Dio escono l’acque, Tu aspetti dunque che queste genti si convertino alla tua legge? mai non sarà il vero. Essi hanno mutato la parte {20} di Dio, l’udire, e il conoscimento, ne voglion adoperar nessuna cosa di queste, Ma pigliando co buoni le commodità desiderano d’esser numerati tra loro, [19] Ma ci è chi giudica il tutto, quantunque sappino, che Dio conosce i secreti della mente, e la voce, [20] Molti non per leggere, ma per l’altrui parole conseguendo la legge, costantemente affermando i libri non esser, & esser tra il vero, affermano Dio offeso da gli scrittori, conciosia che sotto il suo nome siano segnati gli altrui libri, & che il fuoco non gli nuocerà se non al tempo ordinato. All’incontro gli scrittori dicono, Con chi fermaste questo patto? [21] Ogni peccator della colpa, accumulando colpe sara abbrusciato dal fuoco eterno, si come ogni huomo che temerà Dio, e farà buone opere, godera eternamente il Paradiso, I figliuoli di Israe le, i quali solamente daranno fede ad alcuni libri, e molti altri non crederanno, accettandone pochi, e apparecchiando questa vita alla futura, patiranno dispreggi, e pena in questo secolo sanza alcun fine. [22] Perche essi fatti rei hanno rotto la pace fermata con loro della dilettion nostra, cio è che essi adorassero un solo Dio, sovvenessero al Padre, e alla Madre, a professori della legge loro, e gli orfani, e a poveri, benedicessero il tutto, che non pregassero per nessuno che havesse occiso altri, [23] e che non riscotessero i prigioni da gli nimici essendo tra loro seditione. [24] Dopo dato il libro a Propheti, e a CHRISTO figliuolo di MARIA, il cui spirito divino fù aiuto, e testimone, [25] Perche havete occiso, e contradetto a Propheti, che vi hanno predicato, che quel che vi spiacque ? perche non havete favorito questo libro mandatovi dal Cielo per confermatione delle vostre leggi? perche havete voluto contradir ad una cosa manifesta a tutti? Se sete buoni, perche occidete i Propheti? Voi istrutti di scienza, e di virtu da Mose, adoraste il vitello, e fermato il patto della dilettion nostra, e inalzato il Monte sopra noi, {28} e preso per forza il nostro commandamento l’udiste, e fuste aversari, e contrari alle vostre leggi. [26] [27] Se voi fussi veraci non desiderereste voi la morte, quando vi vien promessa la vita futura innanzi à tutte l’altre genti? Ciascuno di voi desidera di viver lungamente per la coscienza del malfatto per il passato, quantunque il merito non sia bastante à levarvi il futuro, conciosia che sarete tutti giudicati secondo le cose fatte. [28] Ogniuno che sarà contrario à Gabriello il quale per nome del Creatore, ti mette nel cuor questo libro messotti nelle mani co divini commandamenti, e che promette à buoni buona speranza caminando per la via retta, ogniuno dico che sarà contrario à Dio, à Michele, e a gli Arcangeli sarà gravemente afflitto. Noi ti habbiamo dato cose stabili, e chiare, alle quali i cattivi per via alcuna non obediranno, conciosia che i Propheti veracissimi dispregiarono la legge fermissima, facendo poco cura de suoi commandamenti,, e cosi dispreggiata la legge fù mostrata la scienza à Salomone da Diavoli, quantunque cattivi, cioe de presagi, e della magica, come è della division della donna, e del marito, e cose simiglianti, [29] la quale i suoi Prencipi in Babilonia, cioé Arot, e Marot non insegnavano se prima non si dispreggia il Creatore, e la sua legge. Nondimeno non gli furono di momento se non concedendolo Dio, impararono ricercando sottilmente il nocumento dell’anime loro, e la morte, piu sarebbe stato loro utile temere Dio, credere, e sperare. Non ti sara mandato libro alcuno da Dio secondo il volere de simili incredoli, Ma la sua pietà, e il suo dono si vede in chi egli vuole, e quando egli vuole, i cui commandamenti sprezzati concedera cosa simigliante, o piu leve. Chi puo giovar all’anima sua sanza Dio, ilquale è governatore della Terra, e del Cielo? Amando dunque lui, cercate da lui la vostra salute, e il vostro bene, si come molti fecero, prima da Mose, ne vi partite mai dalla vostra fede, per darvi a gli increduli. Havendo i libri tratti dall’invidia, vorrebbero, che voi che havete la vera legge, vi attenessi alla cattiva. Ma voi durate pure, fin che vi sia manifesto che à Dio piaccia, vigilate, date le decime. Perche il Creatore conoscera il merito di ciascuno. Dicono, che nessuno entrera in Paradiso se non i Christiani, e i Giudei. Il che essendo vero, provinlo con ragioni. [30] Generalmente tutti coloro che amano hanno ad avertire, perche ogniuno che voltera la sua faccia à Dio, & fara bene hara merito da Dio. [31] Quantunque tra Christiani, e i Giudei sia lite, e gara. Nessun di loro puo rimproverar che l’altro sia sanza legge, l’uno e l’altro ha il libro de commandamenti. Dio nell’altro secolo diffinira le liti di coloro, che diranno queste cose, e disimiglianti. [32] Chi è peggiore di colui, che niega che si faccia la casa dell’orationi, e che procura la sua distruttione ? Mai non s’entri nel Tempio, se non con gran timore, altrimenti facendo si patira in questo secolo assai vergogna, e nell’altro grandiss.. pena. Essendo Dio all’Oriente,, e all’Occidente, in qualunque parte si spargeranno l’orationi loro là lo troveranno, perche la pietà sua non è circunscritta in alcun luogo. La sua sapienza abbraccia il tutto. Alcuni altri dicono, che il Creator dell’universita Re del Cielo, e della Terra, il quale col suo cenno fa il tutto, e à cui son subiette tutte le cose ha havuto un figliuolo. Essi non dicono il vero. [33] Ma questi tali ignoranti, simili in questo à i lor antecessori, dicono che crederanno, se Dio favellerà loro, e darà loro virtu. Non habbiamo noi molte volte veduto le cose difficili, e sublimi con il testimone de sapienti ? Et hora io ti commetto commandamenti veraci, co quali tu insegnerai à buoni, non ti curando punto di coloro, che son predestinati al fuoco, Ma predicherai a Giudei, e à Christiani, che non ci è altra legge buona che quella del Creatore. Quantunque essi non credino alla legge, ne per i tuoi detti s’acquetino se non quando tu sarai della lor legge, le qual se tu seguirai gia nella nostra ammaestrato, perderai la dilettione, e il don di Dio, Tutti che legeranno questo libro mandato dal Cielo semplicemente, senza dubio in lui crederanno. E gl’increduli saranno perpetuamente puniti. [34] Abramo che fini tutti i commandamenti da Dio fattoli, fù da Dio fatto suo Rettore, e Dottore, alquale Abramo rispondendo disse. Che faro io della mia generatione? Disse Dio. Non dirai le mie parole a gli huomini cattivi, e perversi, [35] Dopo commandammo ad esso Abramo, e parimente ad Ismaelle, che facessero un Tempio, & che proponessero il commodo de gli huomini, accioche fusse puro, ornato, mondo, e idoneo à chi venisse quivi adorare.

Abramo facendo le fondamenta disse. O Creatore ottimo santificati questo luogo costituendo quel Tempio, e insegnando à noi, e a nostri figliuoli, che credono in te quel che si habbia à far di bene, e perdonando loro, come misericordioso, e pietoso della nostra prole, desta un mediatore Propheta il quale notifichi le tue virtu in scrittura, e che le benedica, conciosia che tu sia dottore eccelso, e che sai, e odi ogni cosa. Ciascuno adunque che dispregiera la legge di Abramo, e la lasciera, sara veramente animal brutto. Il quale domandato da Dio in chi egli credesse, confesso che egli credeva in Dio Re di tutto il Mondo. Onde egli amato da Dio, fù tra buoni coronato. [36] [37] Abramo intimando cotal precetto al suo figliuolo, e a Iacob disse, Non mutate questa legge santa, e diletta data da Dio à voi, innanzi la morte, e Iacob appressandosi alla morte, disse a suoi figliuoli, Chi adorarete voi quand’io saro morto? Risposero, un sol Creatore, quello che tu adori, e Abramo Ismahel, & Isaac, & gli disse loro, [38] Dio giudice ha dato a loro, che son gia morti il merito secondo l’opera, e il simigliante fara a voi, ne le vostre opere saranno ricercate da voi, ne voi ricercherete le loro. Hora i Giudei, e i Christiani forzandosi di torti le genti, che ti è stata commessa, accioche essi abbraccino la lor legge, ammoniscono che si faccia professione nella loro, Ciascuno di loro conferma che la sua legge è migliore. O giustissimi huomini, ella fa giustamente professione d’abbracciar la legge di Abramo, e non altra, Tu adunque predica loro la fede del Creatore, persuadendoli, che adorando il Creatore credino fermamente à libri divinamente mandati à te, ad Abramo, ad Ismaele, a Isaac, a Iacob, alle Tribu, e alle leggi di Mose, e di CHRISTO, e di tutti gli altri Propheti, non facendo tu differenza di alcuno. S’essi obediranno à nostri commandamenti, imiteranno una ottima setta, ma se faranno altrimenti, Dio ti liberera da loro. [39] Noi siamo in tutto soggetti alle parole. Il Creatore delle quali non si truova cosa migliore . Ma essi dicono, che Abramo, Ismahele, e i loro seguaci furon Christiani. Essi conoscono la verità, e Dio meglio di loro la conosce. Ma tacendo peccano, Dio non addomandera delle opere nostre alla gente passata, ne voi delle loro cercando,, perche la gente cattiva lasciò l’Oriente nell’oratione essendo suo l’Occidente, e l’Oriente, e menando à se tutti i suoi eletti, ma vi domandera delle opere da voi medesimi fatte, se havete fatto limosine, se peregrinaggi, se orationi invocando divotamente il nome di Dio. Comanda loro adunque che temendomi, nell’orare usino humilta, & la notte si levino a questo effetto, {43} & si voltino verso Mecca nell’orationi, e se il popolo della legge non vorra quella parte nell’orare, tu non lo seguire, [40] Perche tu che gia sei istrutto nella legge nostra, sarai connumerato tra cattivi, Essi con i loro figliuoli conoscono la verità, quantunque molti di loro la nieghino. Appresso è da guardarsi, che non sii imitatore di coloro, i quali hora affermano, e hora niegano Ogniuno che orera in qualunque verso, chiedendo quel che è buono, sara essaudito da Dio. Quantunque il verace modo d’orare sia verso il centro del tempio di Mecca Dio testimone. [41] E perche le mie parole faccino in te frutto, e perche tu seguiti una buona setta, temi me solamente, e cosi voi tutti insieme, de quali ho suscitato il Propheta, il quale vi mostri quel che innanzi mai voi non havete saputo, Chiamate il mio nome rendendo gratie, e non lo negate, se volete che io vi chiami a me. Quei che son buoni, faccino che giovino loro l’orationi per la patientia, e per l’astinenza. Iddio habita in huomini tali, e à quelli concede la sua gratia, Coloro che comportano patientemente il mandato della tema di Dio, la fame, e il danno, mieteranno l’allegrezza della vita della pecunia, de gli arbori, [42] e sopravenendo infortunio, diranno. O Creatore noi siamo tuoi, ritornaremo à te. Coloro che son morti per commandamento d’Iddio, e per sua volontà, nessuno gli tenga per morti, ma credino che sieno vivi, e sani. [43] Andando à Mecca, non si resti per alcun conto di andare à quel luogo, che è nel viaggio chiamato Acefa, Dio rimunera il doppio à ciascun che mette bene ne cuori puri, e buoni, egli perdonara il male à cattivi, e dara bene à buoni essendo egli pietoso, e largo donator delle sue gratie. Dio distruggera, e abborrira coloro che negheranno il bene, e la virtu, dopo che i libri le faranno noti à sapienti. [44] L’ira di Dio, e de gli Angeli, e de gli huomini, non lasciera mai impunito colui, che contradira à qual si voglia minimo mandato di Dio, et egli mai non lo riguardera. [45] Giurando il falso si confonde l’uno, e l’altro giurando il vero, passa à Giudei. Disse il Creatore, io son solo Creatore, sempre il medesimo pio, e misericordioso, oltra il quale non se ne truova altro, I cui miracoli, e virtuti à sapienti sono la machina del Cielo, e della Terra, il soccesso della notte, e del giorno, le navi nel mare accommodate per gli huomini, la pioggia per la recreanza della terra, la composition di tutti gli animali, i venti, le nubi che vengono da ogni parte occupando l’aria, e la terra, [46] parte de gli huomini, che non adorano Dio, ma altra cosa in suo luogo, e l’amano oltra l’altre cose, quando vede l’ira di Dio, confessa, che ella è gravissima, e attribuisce à Dio tutta la forza, con la quale Dio ama piu i buoni, cernendo con divino giudicio gli empi da pii e i sapienti da gli stolti. Coloro che hanno seguito Setta cattiva, quando sentiranno, che la pena, e lo ardor loro, non hara fine, se fusse lor lecito il ritornare, & elegger un’altra setta, rifiuterebbono in tutto, quei primi Dottori, che loro insegnarono. [47] Voi dunque huomini mangiate le cose salate, e buone della terra, [48] non facendo à modo del diavolo vostro aversario, ilquale insegnandovi le malvagità vi fara errare. Questi pregati d’osservar i precetti divini, dicono che essi non vogliono seguitar altra Setta di quella, che i maggior loro seguirono. [49] Dunque imiterete i Padri vostri, se saranno ciechi, e sordi ? Sarete dunque come sordi, muti, ciechi, e stolti, e simiglianti a coloro, i quali non sanno altro, se non quel che essi hanno udito. O huomini buoni grati à Dio, mangiate quel che egli vi ha dato di buono, rendendogli gratie, e chiamando esso sopra tutte l’altre cose. [50] Astenetevi da i morticini dal Porco, e dal sangue, e da ogni altro animale che sia morto, e non nel nome del Creatore. Ma se vi saran portate queste cose, che la necessità lo richiegga, e il luogo, non voglio però che voi pensiate che sia peccato, Perche Dio che è pietoso perdoneravi di questo. Chi contradira à questo libro dato dal Creatore sara continovamente consumato dal fuoco inestinguibile, e non gli giovera opera alcuna che egli si faccia, I quali nel secolo futuro non udiranno le parole divine, e le pene non saranno lor diminute, havendo voluto piu tosto la cattiva setta, che la buona, e l’ira di Dio che l’amore, consentendo piu tosto all’errore, che al libro mandato dal Cielo, [51] Voltarsi orando verso l’Occidente, overo l’Oriente, non fa che lo huomo sia verace, e fedele, ma credere in Dio, nel di del giuditio, a gli Angeli, a libri, e a Propheti, compartir i suoi danari, e la sua robba caritativamente a suoi parenti, a gli orfani, a poveri, a coloro che vanno cercando a porta a porta, a prigioni, far oratione, pagar i debiti a Dio, haver fede, e costanza nelle parole, e patir ogni affanno, Tutte queste cose fanno coloro, che son fedeli, & che amano Dio, invocandolo a tutte le hore nelle loro operationi, & con humiltà accommodandosi al suo nome, che empie il Cielo, e tutta la terra, {56} [52] e come vi scrissimo, farete le vendette vostre e quali e simili, come il libero per il libero, il servo per il servo, la donna per la donna, salvo se non si riscotesse con contanti secondo il precetto di Dio, E chi fara altrimenti incorrera nel male minaciato da Dio. [53] Ciascuno che s’avicina alla morte lasci della sua pecunia posseduta alla sua famiglia, e a suoi parenti tanto di quella che essi ne possino far l’elemosina dovuta, e chi di loro la mutera, commettera peccato, e il Creatore giudichera tutti i suoi fatti, s’egli harà a sospetto la malvagità de beffatori, egli disponendo la cosa, mitigandoli gli correggia dando il tutto à Dio. Vi commandiamo il digiuno, si come ancho à vostri antecessori, accioche voi mostriate di temere Dio, vogliamo che sia fatto in tempo à cio statuito, e incerto numero de giorni, cioé nel mese di Romadan, nel quale questo libro che divide il bene dal male, vi fu dal Cielo mandato. [54] Ciascuno l’osservi, dall’Infermo, e il peregrino infuori, & essi faccino il medesimo nel restante del tempo, Dio che è mansueto, e pio, non vi addomanda cose grandi, egli vi permette, che voi communemente usiate con le donne il coito notturno, perche egli conosce, che egli vi è difficile, & impossibile ad astenervene, e vi perdonera di questo, i ricchi hanno messo in usanza, che con la limosina satisfanno al digiuno, Faccino l’uno, e l’altro. Voi fatte question di me, affermate che io saro appresso coloro che oreranno, e rispondero loro, e daro il premio a giusti. Quei che chiamero, rispondino obedientemente a miei precetti, accioche essi non entrino in qualche errore. Nessuno usi il coito con le donne ne Tempii. Digiunate tutto il di, e venuta la notte allhora mangiate, e beete quanto vi piace fino al principio dell’hora, la quale va innanzi al nascimento del Sole. Nessun passi questi termini ordinati da Dio. [55] Non vogliate ricever danari per il viver vostro, delle bugie, del trattar le cause, e del giudicare. [56] Quando sarete addomandati della Luna, dite quel che voi ne sapete, perche per quella si conosce il tempo de peregrinaggi, e de digiuni, ne quali è sommamente da avertire, che voi amiate Dio, e lo temiate. Occidete gli nimici che si contrapongono à Dio, e cacciateli da luoghi di donde essi vi haranno cacciati. Perche la seditione, e la noia fanno piu danno, che l’occisioni. [57] Nessuno inimico, che vi sopravenga a Mecca, sia occiso, ne altrimenti si molesti. E tengasi per giusta, e per buona l’entrata di casa per la porta, e non di dietro, o da lati. Dio perdonerà a gli nimici, e à tutti gli altri, che ritorneranno à lui, & pentendosi di tutto il malfatto gli collochera nel Paradiso per sempre, tra ogni bene. {63} [58] Facciasi giudicio con sopplicio à coloro, che fanno le cose non lecite. [59] Rendete il cambio conil medesimo modo à coloro che vi fanno ingiuria, e che vi danno molestia : Spendete la vostra pecunia nell’amor di Dio ne vostri peregrinaggi, non vi disperando. E non ritornate se prima non havete fatto quel che voi devete secondo il vostro potere, se non vi impedisce però la tema del luogo. Chi desidera finir il tutto, operi secondo il modo delle sue facultà, perche da Dio sol ricerca una esquisita perfettione, Colui che è impotente, e che non è accompagnato dalla sua donna in peregrinaggio digiuni tre di in viaggio, e ritornato che sia ne digiuni sette. A chi duole il capo, e che sia infermo, satisfaccia con la limosina il suo digiuno. Chi fa proposito d’andar in peregrinaggio, si spogli del mal fare, e non pensi a cosa alcuna scelerata, ne habbia alcuna inimicitia. Dio tien conto di tutti i beni fatti da colui che teme, e che ha fame, e che è sterile. I Mesi ordinati mostrano il tempo del digiuno, e del peregrinaggio. Tutti i saggi temino la via, nella quale non si vergogni domandar quel che è lor di bi sogno. [60] Coloro che ritornano di peregrinaggio, a ripatriare, chiamino me Signore, e chieggino perdono de loro peccati, essend’io pietoso, e perdonatore, e io insegnando la buona Setta a coloro, che prima seguivano la cattiva, e malvagia, e che mi havevano in tutto posposto, mi honorino quanto i Padri loro mi honoravano, e piu. Alcuni solamente in questo suo secolo pregano di haver bene, e nell’altro non haranno alcun fine. Pregano supplichevolmente Dio, che non faccia patir loro alcun male, e che gli faccia solamente godere secondo che essi desiderano il bene. Dio essauditor di questi, e munerator dell’opere loro, radoppia i meriti, e gli multiplica.

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[1] Qual frutto faccia questo libro, e quai discepoli richieggia. {1}

[2] Similitudine di coloro che lasciano le sette da loro simulate. {2}

[3] Qui vantasi come nissuno huomo del mondo possi fare un libro simile. {3}

[4] Paradiso di delitie carnali. {4}

[5] Confessa la resurrettione de morti. {5}

[6] I sette cieli. {6}

[7] Lhuomo piu degno de gli Angeli. {7}

[8] Il peccato de primi Padri. {8}

[9] Commenda lAlcorano alli Giudei. {9}

[10] Buoni offici, & opere. {10}

[11] Precetto anchora di Paolo alli Corinthi. {11}

[12] Vendetta di Pharaone come per l’.Essodo. {12}

[13] Ladoratione del vitello. a i xxxii. del medesimo. {13}

[14] La Manna. {14}

[15] Confonde due historie : a i xv. et a i xvii. dell’.Essodo. {15}

[16] Tolto da i Giudei: i quali dicono che tutti i pii alla fine saranno chiamati alla parte delleredita eterna; e dallHeresia Novatiana, e Helchesatana dannata nel tempo di Fabiano. {16}

[17] Come per il xv. de numeri.. e con il xix. favoleggia. {18}

[18] Ostinatione de Giudei. {19}

[19] Iddio scrutatore de cuori. {21}

[20] Tassa i retti da incerta dottrina. {22}

[21] Quai si salvino, e quai perano. {23}

[22] Li giudei trasgressori della legge divina. {24}

[23] Crudele precetto. {25}

[24] Li Giudei nimici de Propheti. {26}

[25] Lo spirito fu di Dio testimonio di CHRISTO. {27}

[26] Vuole che lAlchorano sia la confirmatione della legge giudaica, non avertendo che lEvangelio sia la plenitudine della gratia. {29}

[27] La morte non rifiutarsi da buoni. {30}

[28] Gabriello famigliare di Macometto. {31}

[29] Dicono i Thalmudisti, che Salomone imparo la magia da i Dimoni. {32}

[30] Vuole che altri provi quello, che egli meno prova. {33}

[31] Contentione de Giudei, e Christiani. {34}

[32] La religione de tempi ; non di meno i veri adoratori essendo buoni come dice Giovan. in tutti i luoghi sono essauditi. {35}

[33] Niega che CHRISTO sia figliuolo di Dio, non di meno in molti luoghi lo chiama verbo, e spirito di Dio. {36}

[34] Abramo constituito da Dio predicatore. {37}

[35] Il Tempio di Mecca fondato da Abramo. {38}

[36] Vidde Abramo il di di CHRISTO, e nhebbe allegrezza. {39}

[37] Abramo padre de credenti. {40}

[38] Dio giusto rimuneratore delle nostre opere. {41}

[39] Oppone con frivolo commento alla dottrina de Giudei, e Christiani dicendo havere havuto questo libro dal cielo il che anchora fecero gli elcesaiti secondo Euseb. nel vi. dellEcclesiastica historia. {42}

[40] Commanda che si volti quando si ora verso Mecca come li Giudei verso Gierusalemme ; chiamando quelli genti, e popolo della legge. {44}

[41] Dio solo da esser temuto. {45}

[42] Imita quel detto. In pacientia vostra possederete lanime vostre. {46}

[43] E quel altro chi perde lanima sua ritrovera quella. {47}

[44] Di S. Matt. al v. {48}

[45] Del pergiuro. {49}

[46] Dimostra che si honori un Dio solo per la potenza; e lopere sue. {50}

[47] Allultimo se navedranno chi seguono le cattive dottrine. {51}

[48] Il Diavolo seduttore. {52}

[49] I stolti imitatori de pazzi Padri. {53}

[50] I cibi vietati come nel Levit. alli xi. e xxi. i quali anchora per necessita si ponno dispensare.. {54}

[51] Che cosa faccia lhuomo buono. {55}

[52] Delle vendette contra la carita predicata da CHRISTO. {57}

[53] Legati Pii. {58}

[54] Perche gli Hebrei dAlmedina burlavano Macometto che haveva commandato il digiuno a suoi settatori nel tempo che anchora loro digiunavano, e che si adorasse volti verso Girrusalemme ; mutato di oppinione commando poi che nel mese di Settembre digiunasseno, e volti a Mecca orasseno, dove allhora si honorava lIdolo Alchible, e questo e propio de heretici piu tosto attaccarsi al peggio, che alle cose di coloro da quali si sono partiti, quantunque se ne vedino ottime. {59}

[55] Contro lavaritia de gli avocati. {60}

[56] Loʃʃeruatione de tempi. {61}

[57] O spirito sanguinario il quale come micidiale, e mendace predica la guerra grata a Dio. {62}

[58] La severita ne giudicii. {64}

[59] Commanda la vendetta ; e commenda i peregrinaggi. {65}

[60] Di chiedere perdono a Dio de nostri peccati. {66}

Notes Coran 12-21 réduire la fenêtre detacher la fenêtre

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Pour retrouver le sens du texte latin, il faut déplacer le verbe : « e a uoi certi non in tutto aggiunʃe ».

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Le mot « parte » est sans doute une faute d’impression, qu’il faut amender par le mot « parola » (voir le texte latin : « Illa namque Dei verbum auditum et agnitum mutavit »).

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La leçon de l’édition Bibliander et de tous les manuscrits que nous avons pu consulter est « uos », non pas « nos ». Par conséquent, « noi » est fort probablement une faute d’impression qu’il faudrait amender par « uoi ».

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À partir des mots « ma vi domandera », le traducteur italien insère des précisions absentes du texte coranique et de la traduction latine.

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À partir du mot « inuocandolo », le traducteur italien insère des précisions absentes du texte coranique et de la traduction latine.

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Le traducteur a peut-être librement interprété la référence au « mensis libertatis et quietis » dont il est question dans le texte latin.

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