In nome di Dio
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e Pio.
CAPITOLO
.XXV.
XXV.
[1]
TROPPO non
uogliate
vogliate
affrettarui.
affrettarvi.
Ecco che gia il precetto di Dio
ʃi
si
ha adempiuto,
il quale
è
ʃtato
stato
ʃopra
sopra
ogni
noʃtro
nostro
detto,
ilquale permette che
ʃi
si
dica che non
ʃia
sia
ʃopra
sopra
gli Angeli animati altri che Dio.
Temetelo adunque,
che
egli
è
il creator della terra,
e del Cielo,
ilquale per i
detti
uoʃtri
vostri
s’è
ʃublimato.
sublimato.
[2]
Produce lo huomo dello
ʃperma,
sperma,
ilqual
diuien
divien
dopo canuto,
eloquente,
e
diʃcreto.
discreto.
Il
medeʃimo
medesimo
benefattore,
ha fatto le
beʃtie
bestie
tali,
che
uoi
voi
di quindi ne
cauate,
cavate,
il caldo,
il commodo,
il
uitto,
vitto,
l’ornato,
e lo
honore,
e il portar le robbe,
e le
coʃe,
cose,
come i
muli,
gli
aʃini,
asini,
e i
caualli,
cavalli,
che
à
uoi
voi
ʃarebbe
sarebbe
impoβibile.
impossibile.
Il
medeʃimo
medesimo
ui
vi
ha
inʃegnato
insegnato
la buona
uia,
via,
quantunque molti ne faccino poca
ʃtima,
stima,
e
uolendo
volendo
lui,
tutte le
ʃet-te
sette
diuerrebbero
diverrebbero
in una.
Per lui
diʃcendono
discendono
ʃopra
sopra
le
uiti
viti
in terra le pioggie,
onde
uoi
voi
cauate
cavate
il
uiuer
viver
uoʃtro,
vostro,
hauete
havete
per lui il grano,
l’oliue,
l’olive,
le
palme,
e ogni altra generation d’arbori.
Il
medeʃimo
medesimo
creando la notte,
il Sole,
la Luna,
e le
ʃtelle,
stelle,
per
uoi
voi
le affatica,
&
ha nella terra creato
diuerʃe
diverse
forme,
e nel mare per il
uoʃtro
vostro
uiuere,
vivere,
e per la
uoʃtra
vostra
commodità
,
e per il
corʃo
corso
delle
naui,
navi,
accioche
uoi
voi
acquiʃtiate
acquistiate
bene,
e tutto per
uoi,
voi,
E
diʃpoʃe
dispose
in terra i
monti,
l’acque,
e le
ʃtrade
strade
per far i
negotij,
negotii,
e le
ʃtelle
stelle
accioche
uoi
voi
ʃapeʃte
sapeste
ritrouarui
ritrovarvi
ne luoghi
ʃicuri
sicuri
per mare,
le quai
tutte
coʃe
cose
à
buoni
ʃono
sono
marauiglioʃe,
maravigliose,
e
ueggono
veggono
quanto importi a
Dio
crear lo huomo,
ma chi puo numerar le
coʃe
cose
di Dio
marauiglioʃe
maravigliose
?
Egli
è
miʃericordioʃo,
misericordioso,
e
ʃa
sa
il tutto.
Quei che
uoi
voi
adorate per Dei
ʃon
son
fatti da
altrui,
ne
poʃʃon
posson
far altri.
[3]
Non hanno
uita,
vita,
e
ʃono
sono
inʃenʃibili.
insensibili.
Nell’hora
della
reʃurrettione
resurrettione
tutti
ʃapranno
sapranno
che ci
è
un
ʃolo
solo
Dio.
Chi nell’altro
ʃecolo
secolo
non credera
ʃara
sara
maluagio
malvagio
di cuore.
Interrogati molti,
quai
pre-cetti
precetti
di Dio
eβi
essi
habbino,
dicono,
quei miracoli de primi,
i quali nel futuro
ʃecolo
secolo
ʃaranno
saranno
aggrauati
aggravati
da lor peccati,
parte per i
loro difetti,
e
parte per il carico de gli incredoli,
che
eβi
essi
haranno fatto perdere.
Dio
rouina
rovina
le fabriche da lor fatte,
ʃi
si
che elle loro caggiono
addoʃʃo,
addosso,
e
coʃi
cosi
hebbero il male,
di
doue
dove
eβi
essi
non
ʃel
sel
penʃauano,
pensavano,
Quel di per
teʃtimonio
testimonio
de
ʃapienti,
sapienti,
gli incredoli patiranno gran male,
eβi
essi
perʃeueraranno
perseveraranno
nel
far male,
fino a
che gli angeli
caueranno
caveranno
lor l’anima di corpo,
e
allho-ra
allhora
gli
ʃi
si
raccommanderanno dicendo,
che non
ʃan
san
piu oltre,
e Dio allhora dira,
entrate nelle porte del fuoco,
e non
iʃperate
isperate
mai piu
d’uʃcir-ne.
d’uscirne.
I
reʃiʃtenti
resistenti
adunque entrano per mala
uia,
via,
[4]
e i
timenti Dio
addo-mandati,
addomandati,
quel che
eβi
essi
da lui habbino,
riʃpondono,
rispondono,
bene,
e
ʃappino
sappino
tutti,
che nel futuro
ʃecolo
secolo
il bene e
precioʃiβimo,
preciosissimo,
Diranno gli angeli a
co-loro,
coloro,
che nella hora della morte
ʃaran
saran
buoni,
Dio
ui
vi
guardi,
entrate nel
Paradiʃo
Paradiso
per i
meriti
uoʃtri,
vostri,
che
è
caʃa
casa
uoʃtra,
vostra,
doue
dove
harete fonti
d’ac-que
d’acque
dolciβime,
dolcissime,
e tutto quello che
ʃaprete
saprete
chiedere,
e tale richiede il
merito de buoni.
Gli incredoli non
aʃpettano
aspettano
ʃe
se
non la
uenuta
venuta
de gli
an-geli,
angeli,
o di qualche altro dato da Dio.
Fecero il
ʃimigliante
simigliante
i loro
ante-
ceʃʃori,
antecessori,
i quali
à
ʃe
se
medeʃimi
medesimi
nacquero,
onde meritamente perirono,
diranno gli incredoli.
Se Dio
uoleʃʃe,
volesse,
ne noi ne i
noʃtri
nostri
non
adorarebbe-ro
adorarebbero
altro che Dio,
ne farebbono altro che il
ʃuo
suo
commandamento,
i
ʃuoi
suoi
predeceʃʃori
predecessori
ʃecero
secero
il
ʃimigliante.
simigliante.
[5]
Ma al Nuntio non appartiene altro
che
iʃpianar
ispianar
i precetti.
Mandati i
Nuntij
Nuntii
ad alcune genti,
accioche
predicaʃʃero
predicassero
Dio,
e che
ʃi
si
laʃciaʃʃero
lasciassero
gli Idoli,
Dio parte ne
meʃʃe
messe
nella buona
uia,
via,
e parte nella
cattiua.
cattiva.
Ricerchino la terra,
&
uegghino
vegghino
qual era
il fine de contradicenti.
Non pregar che Dio
inʃegni
insegni
la
uia
via
retta a
cattiui,
cattivi,
perche non
giouera
giovera
ʃe
se
non a
chi Dio
uorra.
vorra.
Io
ui
vi
ʃpiano
spiano
le
contra-rietà,
contrarietà,
e dopo
conoʃceranno
conosceranno
gli incredoli che
eβi
essi
hanno mentito.
Quando noi habbiamo
uoluto
voluto
qualche
coʃa,
cosa,
habbiam detto
ʃia
sia
fatto,
e fu
fat-to,
fatto,
Dopo il male,
e la fatica durata,
gli huomini in nome di Dio
uiuuti
vivuti
ʃaranno
saranno
da me
riʃtorati.
ristorati.
Innanzi a
te non mandai altri
nuntij
nuntii
che
huomi-ni,
huomini,
i quali
ricercaʃʃero,
ricercassero,
ʃe
se
ʃi
si
haueua
haveva
cura alle
coʃe
cose
miracoloʃe
miracolose
de libri.
Io ti ho dato al
preʃente
presente
queʃto
questo
libro,
accioche tu
ʃpiani
spiani
à
gli huomini
i precetti,
accioche
eβi
essi
intendino quel che
auenne
avenne
a primi
contradicen-ti.
contradicenti.
Eβi
Essi
non hanno creduto
eʃʃer
esser
colpeuoli
colpevoli
e peccatori,
non
eʃʃendo
essendo
loro
accaduto
diʃauentura
disaventura
ueruna.
veruna.
Dio
piiβimo
piissimo
ha condotto la
uolonta
volonta
ʃua
sua
in atto.
Tutti gli angeli
celeʃti,
celesti,
e i
terreʃtri
terrestri
animali adorano Dio,
&
oʃʃeruano
osservano
i
ʃuoi
suoi
precetti.
Non
ui
vi
fate piu Dei,
perche non
è
ʃe
se
non un
ʃolo,
solo,
e cio che
uoi
voi
uedete
vedete
è
ʃuo,
suo,
perche
inuocate
invocate
uoi
voi
altri che lui?
che
ha-uete
havete
uoi
voi
altro da lui che commodi?
uoglio
voglio
che
uoi
voi
l’adoriate,
e che lo
preghiate.
Non
uoglio
voglio
che
uoi
voi
facciate altri Dei,
come fanno i
malua-gi,
malvagi,
che dicono,
che egli ha figliuoli.
Dichino pur quel che
eβi
essi
uogliono,
vogliono,
che Dio che
conoʃce
conosce
tutte le
coʃe,
cose,
e le loro gli faran
conoʃcere
conoscere
a loro
medeʃimi.
medesimi.
[6]
Alcuni
naʃcendo
nascendo
loro una figliuola,
ʃi
si
attriʃtano,
attristano,
ʃoʃpirano,
sospirano,
e
ʃi
si
partono dalle
conuerʃationi
conversationi
de gli huomini,
fino
à
che
eβi
essi
delibe-rano
deliberano
ʃe
se
è
tenga la figliuola,
o
ʃe
se
la
ʃepeliʃcano
sepeliscano
uiua.
viva.
O quanto
ʃon
son
mal-uagi
malvagi
coloro,
che non credono che habbia a
uenir
venir
l’ultimo di.
L’altezza
è
ʃimigliante
simigliante
à
Dio,
ʃe
se
Dio
riguardaʃʃe
riguardasse
à
tutte le
coʃe
cose
malfatte de gli
huomini,
non
laʃcierebbe
lascierebbe
naʃcer
nascer
in terra
coʃa
cosa
alcuna,
Ma egli
piace-uole
piacevole
laʃcia
lascia
che la hora giunga,
nella quale non
ʃi
si
potra fuggire,
non
è
da ragionar di Dio
à
coloro,
i quali
beʃtemmiano,
bestemmiano,
non
hauendo
havendo
eβi
essi
a
riceuer
ricever
altro che fuoco.
Giuro per me
medeʃimo
medesimo
che io commandai i
precetti alle genti innanzi
à
uoi,
voi,
Ma il
Diauolo
Diavolo
corrompendoli fe
pa-rer
parer
i
ʃuoi
suoi
piu belli,
alquale chi
ʃi
si
raccommanda,
patira
grauiβimi
gravissimi
tor-menti.
tormenti.
[7]
Non ti ho dato
queʃto
questo
libro per altro,
ʃe
se
non perche tu
eʃponga
esponga
gli huomini le lor contrarietà,
&
inʃegni
insegni
la
uia
via
retta
à
buoni,
Dio manda di Cielo l’acqua,
accioche ella faccia
uiua
viva
la terra,
e dalle
beʃtie
bestie
il
latte con che
ʃi
si
bea,
e da gli arbori con che
ʃi
si
uiua,
viva,
e
queʃte
queste
ui
vi
godete,
le
quai tutte
coʃe
cose
ʃon
son
miracoli a
ʃapienti,
sapienti,
e non di poca importanza,
[8]
Co-mandammo
Comandammo
all’api che
edificaʃʃero
edificassero
le
caʃe
case
loro ne monti,
e ne gli
arbo-ri,
arbori,
e che
guʃtaʃʃero
gustassero
di tutti i
fiori,
accioche
eʃʃe
esse
componeʃʃero
componessero
il liquore
che
è
molto
ʃalutifero
salutifero
à
gli huomini,
del che
ʃi
si
marauigliano
maravigliano
i buoni.
Il
medeʃimo
medesimo
Dio
ui
vi
ha creati,
e
faraui
faravi
morire,
e molti di
uoi
voi
ritorneran-no
ritorneranno
à
peggior
uita.
vita.
[9]
Perche negate
uoi
voi
il ben di Dio?
Dio di
uoi
voi
medeʃi-mi
medesimi
ha prodotto le donne,
la prole,
i figliuoli,
&
ui
vi
concede ogni bene,
perche dunque ne credette il male,
negando il ben
datoui
datovi
adorando in
luogo di Dio chi non
ui
vi
puo dar ne il
uitto,
vitto,
ne il
ueʃtiro
vestiro
?
Non proponete
eʃʃempi
essempi
a chi
ʃa
sa
ogni
coʃa,
cosa,
ma a
uoi
voi
che non
ʃapete
sapete
proponete
queʃta
questa
parabola,
penʃate
pensate
ʃe
se
ʃono
sono
uguali coloro,
de quali parte
ʃon
son
poʃti
posti
in
miʃe-ria,
miseria,
e parte
ʃono
sono
abondanti de beni dati loro da Dio.
Non
uogliate
vogliate
ca-minar
caminar
per altra
uia
via
che per la retta del Signore,
del quale
ʃono
sono
i
ʃecreti
secreti
della terra,
e del Cielo,
il quale
ui
vi
adduʃʃe
addusse
dal
uentre
ventre
delle madri
uo-ʃtre
vostre
nõ
non
ne
ʃapendo
sapendo
uoi
voi
nulla,
et
ui
vi
diede gli orecchi,
gli occhi,
e i
cuori accioche
uoi
voi
poteʃte
poteste
renderli gratie.
[10]
L’auenimento
L’avenimento
della hora non
ʃara
sara
ʃe
se
non
ʃimile
simile
al batter dell’occhio,
o piu
ueloce.
veloce.
Non
uedete
vedete
uoi
voi
l’uccelli
del Cielo non
eʃʃer
esser
da altri
ʃostenuti
sostenuti
che da Dio?
il che
è
marauiglioʃo
maraviglioso
à
credenti,
Egli delle
beʃtie
bestie
ui
vi
ha dato tutte le commodità.
Il
medeʃimo
medesimo
per
uoʃtro
vostro
contento
ui
vi
ha
conceʃʃo
concesso
l’ombre nel caldo,
ne monti,
le
fre-quentie
frequentie
delle
uie,
vie,
e le
ueʃti
vesti
coʃi
cosi
nel freddo come nel caldo,
e
appreʃʃo
appresso
ui
vi
ha
conceʃʃo
concesso
la
ʃalute,
salute,
e la
ʃanità,
sanità,
e
ʃe
se
non
uogliam
vogliam
credere non importa
à
te
ʃta
sta
loro annuntiar il bene,
e la maggior parte di loro non credera,
rifiutando la cognition del bene,
il di nel quale cercheremo
teʃtimoni
testimoni
di tutte le genti,
non chiederemo il
teʃtimone
testimone
de gli incredoli,
ne gli
aʃcolteremo,
ascolteremo,
ne col
uedere
vedere
alleuiaremo
alleviaremo
il lor male,
ne gli guarderemo,
iquali
dirãno
diranno..
O
sõmo
sommo
Dio,
queʃti
questi
ʃono
sono
quei che noi in tuo luogo habbiamo
adorato,
e riguardando prima
uerʃo
verso
quel che
eβi
essi
adorarono,
adorerãno
adoreranno
anchora loro
ĩ
in
quel giorno Dio.
Et noi allhora
ʃopra
sopra
il mal loro ne accumularemo un maggiore
ք
la loro malitia,
e chiamati i
teʃtimoni
testimoni
di tutte
le genti,
ʃaro
saro
teʃtimone
testimone
teco di
queʃta
questa
tua gente.
Ti ho dato
queʃto
questo
libro
accioche tu faccia noto i
miei precetti,
e che tu intimi loro che faccia bene,
e che tu
ʃia
sia
benefico a
tuoi
cõʃanguinei
consanguinei..
[11]
Darai
cõpimento
compimento
a tuoi
uoti
voti
in nome di Dio,
e non tardare.
[12]
Non mentir del
promeʃʃo,
promesso,
eʃʃendo
essendo
gia
per te Dio
ʃicurta,
sicurta,
e non imitar coloro,
che col giuramento
uoglio-no
vogliono
far credere il
falʃo.
falso.
Perche
queʃto
questo
ʃara
sara
annumerato tra gli
uʃurai,
usurai,
&
s’il tuo pie primo fermo
ʃdrucciola,
sdrucciola,
ʃoʃterrai
sosterrai
grauiβima
gravissima
paβione
passione
del
male.
Non fate tra
uoi
voi
ʃacramenti
sacramenti
falʃi,
falsi,
ne
uendete
vendete
per niente le
coʃe
cose
diuine,
divine,
perche quel che
ʃi
si
riʃerua
riserva
appreʃʃo
appresso
Dio,
ʃi
si
riʃerua
riserva
ancho a
noi.
Le
coʃe
cose
mondane
toʃto
tosto
paʃʃano,
passano,
ma le
diuine
divine
non mai,
ʃecondo
secondo
l’opere
ʃue
sue
buone,
Dio rimunerara con la
uita
vita
eterna,
ʃia
sia
huomo,
o
ʃia
sia
donna,
s’Id-dio
s’Iddio
uoleʃʃe
volesse
ui
vi
farebbe tutti una gente.
Ma egli fa errar
queʃto,
questo,
e creder
quell’altro.
Quando
uoi
voi
leggerete l’Alcorano,
fatelo piu
diuotamente
divotamente
che
uoi
voi
potete.
Mutandoʃi
Mutandosi
in
queʃto
questo
alcuna
uolta
volta
una parola per
un’al-tra,
un’altra,
ʃapendo
sapendo
Dio la cagione,
dicono gl’increduli,
tu non
ʃei
sei
ʃe
se
non mendace,
uariando
variando
à
queʃto
questo
modo le tue parole.
Ma molti non
ʃanno
sanno
la
ca-gione
cagione
di
queʃto.
questo.
Perche
eʃʃo
esso
Dio,
e il
ʃuo
suo
ʃpirito
spirito
benedetto hanno
com-poʃto
composto
queʃto
questo
ueraciʃʃimo
veracissimo
libro,
accioche i
buoni
poʃʃino
possino
dirittamente
ca-minar
caminar
per buona
ʃtrada
strada
[13]
.
Noi
ʃappiamo,
sappiamo,
che
eβi
essi
diranno,
tu
inʃegni
insegni
a
coloro che hanno la lingua latina
[14]
,
e l’Alcorano
è
ʃcritto
scritto
in Arabico.
Dio non
moʃtrera
mostrera
mai loro la diritta
uia,
via,
eʃʃendo
essendo
mendaci,
ma
patiran-no
patiranno
grauiʃʃime
gravissime
pene,
Dio
ʃi
si
ricorda di tutte le
coʃe,
cose,
onde
queʃti
questi
malua-gi
malvagi
uiuono
vivono
ne
ʃanno
sanno
come.
Dio perdonerà
a chi hara durato fatica.
Il di
ultimo Dio
ʃecondo
secondo
le opere dara il beneficio,
uoi
voi
dunque che
mangia-te
mangiate
le
coʃe
cose
ʃaporite
saporite
di Dio,
adoratelo,
e ringratiatelo,
guardateui
guardatevi
molto
di non lo far bugiardo:
Perche tali patiranno
grauiβimo
gravissimo
male.
Dio non
ha fatto
coʃa
cosa
alcuna non lecita al
uiuer
viver
uoʃtro,
vostro,
dalla carne di porco
in-fuori,
infuori,
e dell’animale non morto in nome di Dio,
Ma
eʃʃendo
essendo
neceʃʃita-ti
necessitati
à
mangiarne Dio
ui
vi
perdonera,
il
ʃimile
simile
ʃe
se
farete non lo
ʃapendo,
sapendo,
e
poi
ue
ve
ne pentirete.
Il
medeʃimo
medesimo
habbiamo ordinato a
Giudei,
ne
eβi
essi
hãno
hanno
fatto ingiuria a
noi,
ma a
loro
medeʃimi.
medesimi.
[15]
Abramo credendo a
Dio
per i
beni
riceuuti
ricevuti
da lui,
lo ringratio,
il che accettato da Dio,
meʃʃe
messe
il
ʃuo
suo
ʃeme
seme
per la buona
uia,
via,
{16}
e di la gli
reʃe
rese
il
deuere.
devere.
Dopo habbiam mandato te accioche tu
ʃeguiti
seguiti
la legge d’Abramo,
non ti partendo da quella
.
Non habbiamo comandato che
ʃi
si
guardi il
ʃabbato,
sabbato,
ʃe
se
non
à
coloro
tra quali era differenza,
e contrarieta,
le quali Dio futuro giudice
de-terminera,
determinera,
[16]
Diʃputando
Disputando
di
ʃolamente
solamente
buone parole,
Perche Dio
uede
vede
chi
ʃegue
segue
la buona,
e la
maluagia
malvagia
strada.
Riʃpondi
Rispondi
a chi ti addomanda
honeʃtamente.
honestamente.
Nondimeno
è
meglio
ʃoʃtener
sostener
patientemente,
non
te-mer
temer
contro a
chi contradice,
ne ti
attriʃtar
attristar
per loro,
perche Dio
è
ʃempre
sempre
con chi fa bene.